Calcio. Higuain (e Pjanic) alla Juve, della guerra (totale) a Napoli e Roma

Gonzalo Higuain è un calciatore della Juventus per la modica cifra di novanta e passa milioni di euro. Il mercato italiano è, virtualmente, chiuso qui. Questa è l’operazione più importante dell’estate 2016 e sarà davvero difficile registrare altri ribaltoni, matrimoni, occhiolini e strette di mano almeno paragonabili a questa.

La Juventus ha fatto un affare, comunque sia. No, dicono gli altri osservatori. L’affare l’ha fatto Aurelio De Laurentiis che s’è liberato di un 30enne a una cifra spropositata. Fatto sta che nessuno può davvero credere che il signor Beppe Marotta, diesse bianconero, sia talmente sprovveduto da non aver ben ponderato una spesa del genere. Il Pipita è stato il  calciatore più devastante della Serie A e ha una bella integrità fisica. In chiave europea, poi, diventa un’arma fantastica per mettere paura all’oligopolio anglo-ispano-germanico degli ultimi anni.

Ma c’è pure un’altra cosa. La Juventus è stata capace di destabilizzare, psicologicamente, gli ambienti di due delle squadre che da sole potevano davvero insidiarle il primato italiano cui è ormai abituata. L’arrivo di Higuain ha destabilizzato Napoli, a Sarri adesso tocca un lavoraccio per mantenere l’armonia e (pure) toccherà prendersi qualche responsabilità in più senza Gonzalo salvi-tutti (tipo sul destino di Manolo Gabbiadini). Prima l’arrivo di Pjanic dalla Roma e le recentissime foto con l’ex compagno a Trigoria Benatia hanno fatto arrabbiare e molto i romanisti. Sabatini e Pallotta non godono certo di migliore considerazione di quella che oggi gode de Laurentiis a Napoli. Manca poco a che facciano un club con Claudio Lotito, inarrivabile nell’impopolarità.

L’affare, la Juve, non l’ha fatto solo prendendosi un calciatore fortissimo come Higuain ma devastando il rapporto (già precario) tra società e tifosi nelle uniche due piazze che, negli anni, si sono mostrate capaci di avere una certa regolarità nell’insidiare i bianconeri. Novantaquattro milioni sono tanti, è vero, ma vuoi mettere la soddisfazione di portare zella in casa d’altri?

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