Quarant’anni fa, il 29 aprile 1976, veniva ucciso a Milano il consigliere provinciale Enrico Pedenovi. Appartenente al Movimento Sociale Italiano, morì esattamente un anno dopo Sergio Ramelli, deceduto in ospedale nello stesso giorno, un anno prima. La mano omicida apparteneva questa volta ad esponenti del gruppo terroristico Prima Linea: due furono condannati all’ergastolo e uno a 27 anni nel 1984. Ammisero di aver scelto come bersaglio un missino che, non essendo esponente di spicco del partito, era molto facile da colpire.
La storia di questo omicidio politico di rara ignominia è ripercorsa nel libro “Enrico Pedenovi, un omicidio politicamente corretto”, di Benito Bollati. L’opera ricostruisce il delitto e le fasi processuali che hanno poi portato alle condanne degli assassini. In occasione dei quarant’anni della morte, è stata curata una nuova edizione del libro, in vendita il 29 aprile a Milano durante le commemorazioni di Ramelli, Pedenovi e Borsani. Nei giorni successivi sarà disponibili tramite i canali tradizionali dell’area non conforme.
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