Aeronautica. Ricordare i caduti in pochi secondi e per l’Eternità

muri
Palazzo Aeronautica. Particolare.

Pochi secondi e per l’Eternità: è così che l’Aeronautica Militare ricorda i propri caduti. Tanti, i cui nomi sono incisi sui Marmi bianchi di Palazzo Aeronautica, accanto al busto di bronzo di Italo Balbo, il Maresciallo dell’Aria caduto a Tobruk nel giugno 1940, per un errore di tiro delle batterie navali della Regia Marina.

Muri che “chiamano” migliaia di nomi, da quelli dei primi anni di servizio della Regia Aeronautica (fondata nel 1923) ai più recenti, i caduti dell’Incidente Aereo di Ascoli Piceno del 19 agosto 2014 nel quale persero la vita gli Ufficiali piloti del 6° Stormo di Ghedi Mariangela Valentini, Piero Paolo Franzese, Alessandro Dotto e Giuseppe Palminteri.

E in occasione dei tre anni dalla scomparsa degli equipaggi di Ghedi, l’AM realizza un video di meno di un minuto omaggio agli aviatori scomparsi in 94 anni di attività.

Un video brevissimo, appunto, ma importante che invita a conoscere e a visitare un luogo in cui il tempo e la memoria sembrano essersi fermati: lontani dalla speculazione, dall’odio e dalla divisione che hanno segnato 70 anni e oltre di Storia italiana, nome e cognome dei militari deceduti in servizio sono l’uno accanto all’altro, senza alcuna distinzione di periodo e guerra. Compreso quello di un giovane militare con la passione per il volo, morto in un incidente aereo ai comandi di un ultraleggero: è la prima donna a perdere la vita sotto le insegne dell’Arma Azzurra, seguita poco dopo da un Comandante di Squadriglia d’esperienza e d’eccezione, la già citata Capitano pilota Mariangela Valentini.

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