Già una decina di anni fa su Repubblica, era stata raccontata la storia di quel ramo della famiglia Putin che si era trasferito, grazie alla Transiberiana, da Costa Bissara a Mosca.
La storia finirebbe qui, se non fosse che persone attente a profezie e segni dei tempi, non avessero associato ad una quartina di Nostradamus proprio la predizione dell’avvento di Putin.
Sul sito Duca dei Tempi, molto attivo nella decifrazione dei messaggi provenienti dal passato, si fa notare che la quartina 33 della centuria 8 si può leggere:
Il grande nascerà di Verona e Vicenza
Che porterà un soprannome bene indegno
Che a Venezia vorrà fare vendetta,
Lui stesso preso uomo d’agguato e segno.
Il Duca fa notare che il nome Putin è proprio tipico della zona fra Verona e Vicenza. Ma dunque, perché dovrebbe vendicarsi di Venezia? La spiegazione è presto detta: “Chi conosce un po’ di storia sa bene che in quella di Venezia c’è una macchia nera indelebile ed è l’assedio e il sacco di Costantinopoli al tempo della quarta crociata nel 1204. Costantinopoli venne depredata con gran ferocia proprio mentre era in preda a vicissitudini e complotti interni per la corona”. Dunque, poiché Putin come leader russo, è erede spirituale dell’Impero d’Oriente, è chiaro che abbia qualcosa da ridire nei confronti dei veneziani e qualche desiderio di riprendersi Bisanzio. La rinnovata rivalità con Erdogan non fa altro che confermare questa tesi.
Per dirla alla Peppino de Filippo “non è vero ma ci credo”
