Libri. “Putin, storia di un leader” di Goreslavskaya: la biografia del nuovo zar russo

putinPubblichiamo l’introduzione di Mauro Mazza alla biografia di Putin pubblicata nella collana I libri del Borghese

Come argomentano gli osservatori più attenti e i politici più responsabili, ora più che mai la Russia di Vladimir Putin è, per l’Europa, un interlocutore necessario e un potenziale prezioso alleato contro la minaccia terroristica islamista. Lo è al pari – anzi, più ancora – dell’Egitto di al Sisi, della Siria di Assad e dell’Iran di Rovhani. Soprattutto dopo gli attentati di Parigi, che hanno imposto il tempo delle scelte, conoscere meglio la figura complessa di Putin è quasi doveroso. L’uomo che da un quindicennio si propone e si impone come uno tra i maggiori leader mondiali non può essere liquidato alla stregua di un politico “pericoloso”, tutto cinismo e spregiudicatezza, come cercano di dipingerlo molti governanti e media occidentali sulle due sponde dell’Atlantico.
Anche per queste ragioni è importante approfondire la sua figura e la sua storia, ben tratteggiata criticamente in questa biografia di Nelli Goreslavskaya che l’editore Lucarini rende ora disponibile ai lettori italiani. È un contributo rilevante perché ricostruisce il percorso di Putin nella sua interezza, dall’infanzia a Leningrado (San Pietroburgo) in una casa popolare (kommunalka) con bagno e cucina condivisi tra più famiglie, fino alla conquista del potere a Mosca, passando per la sua severa esperienza come agente del Kgb nella Germania comunista e i primi incarichi politici nella sua città natale.
Quello dell’autrice è anche il racconto di una progressiva consapevolezza di essere e di poter diventare un leader; una consapevolezza conquistata sul campo, con un innato senso del dovere e una grandissima ambizione che lo hanno portato infine alla guida carismatica di una grande potenza mondiale.
Per chi pensa che gli sviluppi della storia non siano determinati esclusivamente da interessi economici che impongono le svolte politiche e militari, ma anche da un continuo confronto tra diverse visioni del mondo e rispettivi valori di riferimento (emblematico il rapporto tra l’Islam nelle sue molteplici varianti e le realtà occidentali) il fossato che, ad oggi, allontana la Russia da noi ha a che fare con le fondamenta del vivere civile.
Alla deriva di chi ha deliberatamente reciso le proprie radici culturali e religiose, per avventurarsi lungo i sentieri del relativismo e dell’agnosticismo, Putin contrappone una visione profondamente diversa, riassunta nel suo intervento al Forum di Valdai nel 2013: «Molti paesi europei stanno negando le loro radici, i valori cristiani che sono alla base della civiltà occidentale. Negano l’identità nazionale, culturale, religiosa e perfino sessuale. Non si ha più il coraggio di parlare della propria religione e si va verso una profonda crisi demografica e morale. Senza quei valori che ci hanno guidato per millenni
perderemo la dignità umana. Va riconosciuto il diritto delle minoranze ad essere diversi. Ma i diritti della maggioranza non devono essere calpestati».
Di più: soltanto guardando a Putin come prezioso interlocutore/alleato l’Europa riuscirebbe ad affrontare con possibilità di successo la crisi che la attanaglia. Sarebbe anche il modo migliore per misurare la veridicità, nei comportamenti e nelle scelte concrete, delle reiterate dichiarazioni del leader russo, intransigente custode degli interessi nazionali della sua Russia, ma sempre disponibile a (ri)costruire rapporti di collaborazione con l’Europa.
Nel pieno delle sanzioni anti-russe, all’atto di donare a Parigi il grande abete natalizio, illuminato davanti alla cattedrale di Notre-Dame per il Natale 2014, l’ambasciatore russo in Francia dichiarò, non banalmente: «Nonostante gli sforzi contro la Russia, nessun gioco politico potrà distruggere la nostra amicizia». Gli attentati di gennaio erano di là da venire. Ma ora il tempo di costruire una forte grande alleanza è arrivato. Se non ora, quando?

* “Putin, storia di un leader La Russia, l’Europa, i valori” di Nelli Goreslavskaya (pp. 243, euro 18,  I libri del Borghese)

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Mauro Mazza

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