Il caso. Il mausoleo Ciano neodeposito di Zio Paperone? Una vergogna tutta italiana

livorno_deposito_zio_paperone_caluri_6-10-2015-Qualche anno, mentre mi trovavo a Livorno per la presentazione di un libro, decisi di visitare le colline sopra la città per ammirare il panorama suggestivo sul Golfo di Livorno. Casualmente, percorrendo i tornanti tra le colline livornesi, mi imbattei in un’imponente struttura in marmo abbandonata e decisi di fermarmi.

La vegetazione incolta circondava l’edificio, la base del monumento era imbrattata da graffiti e scritte e, sulla sinistra, una scala in marmo – un tempo solida ma ora usurata dal tempo – permetteva di salire. Percorsi i gradini, non senza difficolta, e, una volta giunto in cima, lo spettacolo fu straordinario: sulla destra la città di Livorno, davanti ai miei occhi il Tirreno fino all’orizzonte. Ma le condizioni in cui si trovava l’edificio mi lasciavano perplesso: perché un luogo così straordinario era abbandonato? Perché non riqualificarlo? Che cos’era in passato?

Tornato in città mi informai e capii. Si trattava del “Mausoleo Ciano”, incompiuto monumento realizzato per ospitare la tomba di Costanzo Ciano che, nel progetto originale, avrebbe dovuto sorreggere un grande fascio littorio di 50 metri. Essendo un monumento realizzato durante il fascismo, e per giunta da un gerarca di primo piano come Galeazzo Ciano, la città di Livorno aveva preferito dimenticare, occultare, piuttosto che recuperare un luogo che avrebbe rappresentato un valore aggiunto per la città.

Oggi il Mausoleo è balzato agli onori della cronaca per l’idea di Daniele Caluri, fumettista ed ex autore de Il Vernacoliere, che ha proposto di trasformare il monumento nel deposito di zio Paperone realizzando anche alcune immagini per rappresentare il progetto. Una proposta provocatoria che ha il pregio di far conoscere quest’opera architettonica ma scandalosa, non tanto per la provocazione in sé, quanto per il fatto che ancora oggi gli italiani non siano in grado di fare i conti con la propria storia e che, ancora una volta, conferma come esista una memoria di serie a e una di serie b.

Il Mausoleo Ciano va riqualificato

Riqualificare il Mausoleo Ciano non significa riabilitare l’esperienza fascista o la figura di Ciano – peraltro conoscere la storia significherebbe anche sapere come è morto il gerarca livornese – bensì restituire ai cittadini livornesi e italiani un’opera dall’indubbio valore architettonico e la memoria di un periodo storico che, volenti o nolenti, ha fatto parte del nostro paese.

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Francesco Giubilei

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