Libri. “Diario di guerra 1915-1917” di Mussolini e il morale dei soldati d’assalto

Il bersagliere Benito Mussolini nella prima guerra mondiale
Il bersagliere Benito Mussolini nella prima guerra mondiale

Pubblichiamo un estratto del libro “Diario di guerra 1915-1917” di Benito Mussolini

“Il ‘morale’. Posso scriverne dopo tanti mesi di consuetudine coi soldati? Che cosa è il ‘morale’? Definirlo in maniera precisa, racchiuderlo in un breve giro di frasi come un ordine di servizio è impossibile. Il ‘morale’ appartiene alla categoria degli ‘imponderabili’: non lo si misura, lo si sente, lo si avverte, lo si intuisce. Il ‘morale’ è il maggiore o minor senso di responsabilità, il maggiore o minore impulso al compimento del proprio dovere, il maggiore o minore spirito di aggressività che un soldato possiede. Il ‘morale’ è relativo, variabile da momento a momento; da luogo a luogo. Questo stato d’animo che si riassume globalmente col termine ‘morale’ è il coefficiente fondamentale della vittoria, preminente in confronto dell’elemento tecnico o meccanico. Vincerà chi vorrà vincere! Vincerà chi disporrà delle maggiori riserve di energia psichica volitiva. Centomila cannoni non vi daranno la vittoria, se i soldati non saranno capaci di muovere all’assalto; se non avranno il coraggio – a un dato momento – di ‘scoprirsi’ e di affrontare la morte”.

* Diario di guerra. 1915-1917 di Benito Mussolini; Illustrazioni di Curzio Vivarelli e Roberto Andreoli.  Contiene lo scritto: ‘La volontà della fantasia’ di Anna K. Valerio; Appendice: Quota 144, di Rino Alessi, Edizioni di Ar 2015, collana Il tempo e l’epoca dei fascismi; pp. 170, € 13

(per ordini: info@libreriaar.com http://www.edizionidiar.it/mussolini-benito/diario-di-guerra-1915-1917.html)

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