Un lembo di paradiso a rischio speculazione. I siciliani: “Giù le mani dall’Isola delle Correnti”

isola correntiPer la serie “facciamoci del male” torna prepotente in Sicilia la questione della preservazione delle meraviglie naturali, spesso cadute nelle grinfie di speculatori, cementificatori e costruttori spalleggiati da certa politica compiacente. Stavolta a tenere banco è il caso dell’Isola delle Correnti, un piccolo e meraviglioso isolotto che appartiene al comune di Portopalo di Capo Passero. Un piccolo lembo di terra, più a sud di Tunisi, che attira un gran numero di turisti e campeggiatori tutto l’anno, affascinanti dal paesaggio incontaminato.

Un tale carico di fascino che riuscirebbe a riappacificare qualsiasi uomo alla quiete della natura. Però, come ogni storia isolana che si rispetti, dove esiste un paradiso deve esistere anche il suo contrario. Infatti, nemmeno un mese fa, quattro fratelli originari di Portopalo hanno ottenuto dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente la concessione per la realizzazione di un lido balneare di fronte all’isola.

Sono piovute le reazioni sia dei tanti turisti che ogni estate affollano l’isola, sia da parte di chi è originario di quei luoghi e vuole difenderli da ogni possibile scempio. Tra questi si annovera Roy Paci, il cantante di origini aretusee, che tramite facebook ha lanciato il suo sconcerto per eventuali costruzioni che possano modificare il delicato equilibrio naturale dell’isolotto: «Per vent’anni ho scritto (e continuo a scrivere) – ha scritto su Fb Roy Paci – in quel luogo gran parte del mio repertorio musicale (compresa Sicilia bedda), ispirato dall’atmosfera magica non solo estiva ma anche delle stagioni più fredde, affascinato dal sapore di un mediterraneo profondo e misterioso, libero e selvaggio: quel luogo incantato metà isola e metà penisola rappresenta per me e per tutti coloro che lo conoscono un vero patrimonio umano». L’associazione “Isola delle Correnti” ha lanciato poi una raccolta di firme on line, che ha già superato quota 7mila, per bloccare il progetto di costruzione che nascerebbe a seguito dell’autorizzazione rilasciata dall’Assessorato competente.

Secondo i proprietari dell’area, invece, il progetto non stravolgerebbe la natura incontaminata del luogo, prevedendo una struttura rimovibile in legno. Però si dovranno considerare anche i parcheggi e eventuali costruzioni in cemento che nel futuro potrebbero intaccare le fantastiche dune, tipicamente mediterranee, che fanno da cornice naturale. E così l’Isola delle Correnti sembra proprio essere la metafora, in piccolo, di tutta la Sicilia. Un paradiso messo costantemente a rischio dai suoi stessi abitanti.

Andrea Sessa

Andrea Sessa su Barbadillo.it

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