Fdi. L’appello della Meloni ai destri in Fi e agli astensionisti: “Di nuovo insieme”

giorgia-meloniGiorgia Meloni ha rinnovato la strategia dell’attenzione nei confronti dei “destri” rimasti in Forza Italia o rifugiandosi nell’astensionismo: questo il responso della direzione nazionale di Fratelli d’Italia.

“Siamo ormai vicini al 5% dei consensi – ha spiegato la Meloni – ma per diventare un partito a doppia cifra e tornare a vincere abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti coloro che come noi condividono le storie e i valori della destra e del centrodestra” Penso a quelli che, seppur controvoglia, hanno preferito rimanere in partiti apparentemente più grandi o coloro che sono rimasti a guardare per il timore che FdI non sopravvivesse. È a tutte queste persone e a questi mondi che rinnoviamo il nostro appello a darci una mano e condividere le battaglie dalle quali il centrodestra deve ripartire. Mi riferisco alla coerenza di chi non ha mai inciuciato con la sinistra, alla credibilità delle proposte messe in campo, al radicamento e alla presenza sul territorio perché la politica è dei cittadini e non dei partiti”.

Interessante sarà conoscere le reazioni a questa apertura: se Francesco Storace de La Destra ormai è un sostenitore-fiancheggiatore del progetto meloniano (avendolo sponsorizzato alle regionali), gli ex An in Forza Italia puntano a consolidare le proprie posizioni nel soggetto berlusconiano. Non a caso alle regionali pugliesi quattro dei cinque eletti forzisti (Diego Gatta, Nino Marmo, Domenico Damascelli e Maurizio Friolo)  sono di estrazione postmissina, mentre l’ultimo (Andrea Caroppo) è stato sostenuto dall’area salentina in passato vicina ad Alfredo Mantovano.

Una alleanza da rifondare

La Meloni ha chiesto di rifuggire dai remake del passato: “Il centrodestra può tornare a vincere ma non si può rieditare: si deve rifondare. E quello che esce da queste elezioni regionali è che la luna di miele tra Renzi e gli italiani è finita: il segretario del Pd è stato normalizzato come chiunque altro politicante ed è stato deludente come qualunque altro politicante. Le sue riforme sono inesistenti salvo quelle che scrive sotto dettatura delle lobby e delle banche che lo hanno piazzato a palazzo Chigi e gli italiani ormai lo stanno capendo»”.

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Odoacre Chierico

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