Libri. Arriva “Stadi o teatri?” di Matthew Bazell, vero breviario contro il calcio moderno

La copertina del libro Eclettica
La copertina del libro Eclettica

Il campionato è finito, anche in Italia. Non ci rassegniamo ancora a lasciar spazio alle chiacchiere estive, stanche avvisaglie di quella che si annuncia come l’ennesima stagione di scandaletti e mercatini delle pulci. E, anzi, rilanciamo riaffermando, ancora una volta, il predominio del tifo sul consumo, della passione sulla speculazione. E ci affidiamo a Matt Bazell che in “Stadi o Teatri?” (edito in Italia da Eclettica) osa mettere in discussione il tanto decantato modello inglese. Di seguito la lettera-manifesto che fa da prefazione al libro. 

Lettera di dimissioni

Ho spedito questa lettera all’ Arsenal nel 2007.

Managing Director

Arsenal Football Club

Emirates Stadium

75 Drayton Park

London N5 1BU

Spettabile Direttore,

In allegato troverete la mia silver card. Sentitevi liberi di depennare il mio nome dalla lista per la prossima stagione e far risparmiare alla squadra il prezzo per un timbro di seconda classe. Odierei farvi spendere ventitre centesimi, dato che tutti dobbiamo lavorare duramente per rendere la squadra il più profiqua possibile, io sto provando a fare la mia parte. Vedete, l’altro giorno ho realizzato che l’ultima volta che ho effettivamente usato la mia carta per comprare un biglietto è stato nel lontano inverno del 2004.

In quel momento ho deciso che finalmente ne avevo abbastanza di essere trattato come un’ingenuo cliente che ha una lealtà incondizionata, indipendentemente da quanto male viene trattato. La buona notizia è che ci sono molti altri nella lista d’attesa per una di queste carte argento e sono sicuro che non avrete alcun problema a rimpiazzarmi come cliente. Ma la cattiva notizia è che un giorno migliaia di altri si sveglieranno e vi invieranno una lettera simile inlcudendo la loro preziosa carta o abbonamento. Al momento sembra non ci sia di che preoccuparsi, ma date tempo al tempo. Tutto ciò che dirò è che quando i momenti duri arriveranno e la presenza negli stadi diminuirà, non rivolgetevi a quelli come me perchè diano supporto alla squadra, perchè vi tratteremo con lo stesso rispetto con cui voi state trattando noi ora. Avete commercializzato il calcio per una nuova categoria di consumatori, quindi, quando le cose inizieranno a diventare dure, loro sono quelli a cui dovrete chiedere lealtà. Buona fortuna, perchè ne avrete bisogno.

Molti dei tifosi saranno sorpresi nell’apprendere che sono pronto a rinunciare a qualche cosa di tanto prezioso come la mia carta argento; una cosa tanto richiesta e voluta da migliaia di altri. Ma in realtà è solo un pezzo di plastica (che costa solo 26 Sterline l’anno) che dà diritto di fare richiesta per l’acquisto dei biglietti per le partite. La prossima volta che andrò al ristorante forse dovrei pagare 26 sterline per dare un occhiata al menu. Naturalmente, come sociò argento ho apprezzato il fatto che sto meglio dei soci rossi, che pagano 26 sterline l’anno per il diritto di poter richiedere i biglietti solo nelle occasioni in cui non sono stati comprati dai soci argento. Si, voi ragazzi siete dei geni! Mi ricordo quando la carta argento fu introdotta, i soci ricevevano 1 sterlina di sconto per ogni biglietto acquistato. Lo sconto è venuto meno in fretta e posso capire il perchè, non potevate permettere a noi avidi bastardi di portarci a casa 1 sterlina a partita.

Lasciare Highbury è stata una decisione difficile, ma posso capire perchè la squadra abbia voluto lasciare uno stadio da 38.000 posti per uno da 60.000. Nel mio essere naïve, ho creduto che uno stadio con una capacità di posti maggiore avrebbe permesso a molti di noi di avere biglietti per le partite a prezzi più ragionevoli. Non proprio un’idea radicale. Invece l’intero progetto era parte di un enorme piano aziendale per fare soldi, che ha sbriciolato l’identità e il cuore della squadra. Fai attenzione Arsenal, perchè se mai diventassi un miliardario comprerò la squadra immediatamente e come prima cosa metterò alla porta il consiglio di amministrazione. Ok, questo non avverrà mai! Ma nel remote caso accadesse, vi ho dato un più che congruo preavviso. Sto già facendo ricerche per controllare se ci sia del petrolio nell’area di Finsbury Park. Dopo aver ridotto il prezzo dei biglietti, il passo successivo sarebbe quello di liquidare i vostri amici della Emirates Airlines e ribattezzare il campo “The Arsenal Stadium”. Lo so che ribatezzare uno stadio con il nome della squadra o di un quartiere puo essere visto come un atto controverso oggigiorno, ma per qualche ragione ho pensato che il nome sia proprio adatto.

È molto triste per me rinunciare alla mia carta argento, perchè sono stato un membro dell’Arsenal fin dal lontano 1986. Ma non mi sono mai sentito così lontano dalla squadra e dal calcio come in questo momento. Di sicuro non vedo me stesso come un cliente che si adatta ai vostri progetti, e non posso più continuare a darvi i miei soldi.

Distinti Saluti

Matthew Bazell

P.S. Buona Fortuna con la Deloitte Money League nei prossimi anni. Ho sentito che abbiamo buone speranze.

 *”Stadi o teatri?” di Matt Blazell, Eclettica edizioni

@barbadilloit

Matt Blazell

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