Calcio. L’Fbi fa traballare Sepp Blatter, Vegliardo della Montagna (di scandali) Fifa

blatter_2714627bCi voleva l’Fbi per disarcionare (forse) il gran Veglio della Fifa che si svela montagna di scandali. Sepp Blatter traballa, lui che è più legato alla poltrona che alla sua stessa vita. E, destino ingrato, tutto accade alla vigilia dell’ennesima elezione che avrebbe dovuto riconfermarlo (ancora) alla guida dell’ente massimo del calcio internazionale.

Si parla di almeno cento milioni di dollari in bustarelle che sarebbero stati assimilati da sette dirigenti, i munifici sette. Un uragano di soldi raccattati tra Centramerica, Brasile e Uruguay e poi transitati per le banche americane. Da ciò l’intervento dell’Fbi che ha preso d’assalto l’inespugnabile castello della neutralissima Zurigo.

Pare che il signor Blatter non sia né indagato né imputato né invischiato nell’inchiesta americana. Tanto per dovere di cronaca. Ciononostante il tracagnotto Veglio della Montagna (di scandali) Fifa sembra assumere la fisionomia di un tappo di sughero incastrato sul collo di una bottiglia di Crystal in procinto di esplodere in un profluvio di imbarazzanti bollicine. Finora erano stati colpetti. Le bottarelle di Platini, troppo interessato e ambizioso per essere ascoltato, quelle di Maradona, troppo divinamente antieroe per poter essere preso (finora) sul serio, le altre del principe giordano, troppo esotico per essere vero. Adesso arriva lo scossone dello sceriffo yankee. Troppo potente e minuziosamente articolato per essere ignorato.

Di fatto, qualora il Tappo Veglio terrà, il calcio dei bottoni finirà per perdere anche quel poco di credibilità d’accatto rimediata con le interessatissime campagne di propaganda sociale. Dovesse saltare cadrà il baluardo oscuro della metà affaristica del pallone. Sarà la fine di un’era, quella di un uomo che ha fatto del pallone una multinazionale e che sempre e comunque remato contro l’Italia negandosi (tra le altre fellonie) la premiazione degli azzurri mondiali sotto il cielo della Berlino del 2006. Il calcio è questione irrazionale, stomaco e cuore a dispetto di cervello e calcolo. Stavolta non si potrà affossare, insabbiare e lasciar perdere. C’è di mezzo l’Fbi di mezzo, roba grossa.

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Giovanni Vasso

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