Calcio. Il popolo Real è con Ancelotti. Ma Berlusconi lo vuole a tutti i costi al Milan

Ancelotti e PerezIl giorno dopo essere stato scaricato dal Real Madrid, Ancelotti riceve l’omaggio di Sergio Ramos, che su Instagram celebra il suo ex tecnico: “Uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto. Grazie di cuore per tutto. Se ne va un grande professionista, rimane l’amico. Un grande abbraccio”. Parole d’elogio arrivano anche da Vicente del Bosque: “Sia personalmente che professionalmente è stato un uomo che ha lasciato la sua impronta sul calcio spagnolo”.

Il ct della Nazionale spagnola, come riportato da Marca, ha preferito “non entrare nel merito dei motivi che hanno portato il club a chiudere la collaborazione”. Per il dopo-Ancelotti si parla sempre con più insistenza di Rafa Benitez. “Non è mio compito dire se sia l’allenatore giusto per il Real Madrid – dice del Bosque -, ma posso dire che è uno dei più grandi allenatori di calcio”.

Interessante il sondaggio fatto dal popolare Marca. Il 73% degli supporters madridisti s’è detto contrario all’esonero, mentre per quanto riguarda il successore il 21% vorrebbe Klopp, il 18,6% Benitez e 15,2% Michel.

Tormentone Milan

Adriano Galliani si mostra ottimista dopo la cena a casa di Carlo Ancelotti a Madrid. L’amministratore delegato del Milan è certo di poter convincere l’allenatore emiliano a tornare sulla panchina rossonera: “Il pressing continua. Carlo fa parte della nostra storia, ho un mandato dal presidente Berlusconi per riportarlo al Milan. Non mollo, gli ho detto di decidere solo per il sì e basta. Ci incontreremo ancora ma sono disposto a tutto: io non mollo, vado pure a Vancouver per convincerlo!”.

Il pressing ha due fronti: dall’Italia anche lo stesso Berlusconi insiste, sicuro che l’allenatore che ha portato la Decima al Real possa tornare ad allenare il Milan attuale, fuori dall’Europa, con mezza rosa da rifare e con un budget praticamente nullo.

“Spero che Ancelotti decida di ritornare da noi, ci lega un grande passato e una grande stima e affetto personale”, ha detto il Cav a Porta a Porta. Poi ha azzardato: “Un presidente di società non è che non conosce il calcio, ci sono da 30 anni, capirò qualcosa e avrò qualcosa da dire anche per gli schemi di gioco. Saprei allenare al meglio una squadra di calcio portandola ai vertici mondiali chissà che non mi capiterà”.

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