Champions. Juve mata il Real e la stampa iberica si accorge della Vecchia Signora

Marca JuveRealLa stampa madrilena “piange” dopo la sconfitta del Real allo Juventus Stadium. I Blancos sono stati battuti per 2-1 nella semifinale d’andata di Champions dai bianconeri scatenati.

“El madrid cae en la trampa”, “Il Madrid cade nella trappola”, titola Marca.

“Il Madrid costretto a rimontare”, apre invece così As. “La Juventus dinamita las semifinales”, “la Juventus fa esplodere le semifinali”, titola Sport.es. L’impressione è che gli spagnoli si siano accorti solo ora della forza della squadra di Allegri, molto sottovalutata alla vigilia.

Morata, gol record: 27 passaggi

Da Chiellini a Tevez in 27 tappe. E’ l’azione del gol di Morata, l’ex di turno, analizzata al microscopio. Ventisette passaggi in stile “tiki taka” che hanno permesso alla Juventus di liberare davanti alla porta Tevez: il tiro dell’Apache, respinto da Casillas, è stato il preludio al gol dello spagnolo.

Nove giocatori bianconeri hanno partecipato all’azione: 27 passaggi prima di un gol è il record assoluto di questa Champions League.

Per Buffon è stato un incontro di pugilato

Gianluigi Buffon è a un passo dalla sua seconda finale di Champions in carriera. Il portiere della Juve commenta così la vittoria contro il Real: “Potevamo fare il terzo gol, potevano anche fare il 2-2, per cui, analizzando a menta fredda, quella che non ho io adesso, la partita, penso che il 2-1 vada molto bene. Nel senso che noi dovevamo solo dare la dimostrazione a noi stessi di potercela giocare quasi alla pari, o di essere competitivi anche per questi livelli. Poi, qualsiasi fosse il risultato, sarebbe andato bene, anche l’1-1, secondo me, per il tipo di partita che è stata, che lasciava aperte delle speranze per il ritorno, perché è stato tipo un incontro di pugilato, un po’ le davano loro, un po’ le davamo noi e penso che a Madrid sarà così. Per cui, anche un risultato di parità, secondo me avrebbe lasciato più o meno le stesse possibilità di passaggio del turno”.

Ancora il 5 maggio!

Dopo 13 anni, è ancora 5 maggio, una data magica per la Juve. Nel 2002 i bianconeri vinsero lo scudetto superando l’Inter di Cuper all’ultima giornata. La squadra di Allegri ha rispettato la tradizione battendo per 2-1 i Blancos di Cristiano Ronaldo e il club bianconero ha voluto sottolinearlo su Twitter.

“Buon 5 maggio a tutti!”, è il messaggio sul profilo ufficiale della Vecchia Signora.

Chiellini gladiatore come Bertolini

Il taglio profondo sul viso, la vistosa fasciatura, la maglia macchiata di sangue, la “garra” in campo. Chiellini ha impersonificato la grinta della Juve nella magica serata dello Stadium. Ci ha fatto subito venire in mente un altro grande juventino del passato, Luigi Bertolini, definito “uno degli uomini chiave della leggenda del quinquennio juventino e del periodo d’oro della Nazionale di Pozzo”, con cui ha vinto il campionato mondiale nel 1934.

Formidabile difensore, dalla tipica benda sulla fronte, con la quale pareva calamitare i palloni, tanto facile e perentorio gli riusciva il colpo di testa. Cresciuto nello storico vivaio dell’Alessandria, i Grigi del calcio, era lungo, dinoccolato, il fazzoletto bianco attorno ai capelli ricciuti, imbattibile nei colpi di testa, con un eccezionale compasso di gambe che gli permetteva di garantire spazi enormi. Venne soprannominato “testa fasciata”.

@barbadilloit

@MarioBocchio

MB

MB su Barbadillo.it

Exit mobile version