Cultura. Nelle giornate dell’Acqua Storia la presentazione del “Montanelli” di Mazzucca

montanelli_mazzucaIl ciclo delle Giornate Culturali dell’“Acqui Storia” prosegue con una personalità di rilievo per la storia del Premio: Giancarlo Mazzuca, direttore del Quotidiano ”Il Giorno”, dopo avere ricevuto il prestigioso Premio Acqui Storia nel 2012 per il suo libro, scritto a quattro mani con Luciano Foglietta, torna ad Acqui per presentare la sua ultima opera Indro Montanelli. Uno straniero in patria”, Cairo Editore, in distribuzione nelle librerie di tutta Italia dalla seconda metà di aprile.

C’è molta attesa per questo importante evento, che si terrà martedì 28 aprile alle ore 19 ad Acqui Terme presso la Sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme, Piazza Italia 1. L’Autore verrà introdotto dal Responsabile Esecutivo del Premio Acqui Storia Carlo Sburlati e dal Presidente Rotary Bruno Lulani.

Il vocione profondo, gli occhi azzurri brillanti come se avessero, dentro, una luce propria, le mani che roteavano nell’aria, quasi a catturare l’attenzione dei presenti: sono trascorsi tanti anni dalla sua scomparsa, ma Indro Montanelli è vivo nei ricordi e nei pensieri di Giancarlo Mazzuca.

«Sono il peggiore dei direttori, eccettuati tutti gli altri» diceva di se stesso, o anche «Sono un direttore di bandiera: la mattina mi issano sul pennone e sventolo», ma per chi lo ha avuto direttore al Giornale prima, e alla Voce poi, è stato davvero unico. Quasi un padre spirituale, sebbene non avesse mai voluto avere figli, perché diceva con quell’aria che era solo sua, tra il cinico e lo scherzoso, «non sai mai chi ti metti in casa».

Giorno dopo giorno, fin quando sulla Voce calò il silenzio, proprio vent’anni fa, Indro ci ha ammaliato con i racconti, a volte anche romanzati, della sua vita di grande inviato, di testimone di un’epoca che è già ieri, ma che resta oggi grazie ai suoi scritti. I protagonisti del Novecento, affrescati da lui, ci venivano incontro, di nuovo vivi e pulsanti, grandiosi o miseri nella svelata umanità.

Giancarlo Mazzuca ha voluto, così, raccogliere quegli aneddoti che Montanelli regalava in redazione, forse per combattere la banalità della cronaca quotidiana quando diventa routine. È il suo tardivo omaggio a un uomo indimenticabile.

Giancarlo Mazzuca, romagnolo di Forlì, è stato con Indro Montanelli al Giornale, come caporedattore economia, e alla Voce, come vicedirettore. È stato direttore del Resto del Carlino, del Quotidiano Nazionale e oggi è alla guida del Giorno. È stato inviato del Corriere della Sera e vicedirettore di Fortune. Ha scritto diversi libri, tra cui La Voce di Indro Montanelli, Il leone di Trieste (con Claudio Lindner), Eredi (con Paolo Mazzanti), La Fiat da Giovanni a Luca (con Alberto Mazzuca), I faraoni (con Aldo Forbice), La Resistenza tricolore (con Arrigo Petacco), Sangue romagnolo (con Luciano Foglietta), Compagni di Camera, Il compagno Mussolini (con Nicholas Farrell), La vita oltre l’euro (con Ernesto Preatoni). Ha vinto premi giornalistici e letterari come il Boccaccio dedicato a Montanelli, il Saint Vincent, Il Campione, il Guidarello, il Silone, il Pannunzio, l’Acqui Storia e il Gianni Brera alla carriera.

Al termine della presentazione, che si terrà martedì 28 aprile alle ore 19 ad Acqui Terme presso il Grand Hotel Nuove Terme, Carlo Sburlati Responsabile Esecutivo dell’Acqui Storia aprirà un dibattito fra l’Autore, il pubblico ed i giornalisti presenti.

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