Calcio. E’ stato il derby dei veleni. E per Galliani c’è da piangere

InterRigore2Inter-Milan 0-0. Termina in parità un derby avvelenato dalle decisioni dell’arbitro Banti, che annulla una rete per parte scatenando le proteste di rossoneri e nerazzurri. La squadra di Mancini, più pericolosa, si lamenta anche per un rigore non fischiato per un mani di Antonelli. Il pareggio mette la parola fine alle ambizioni europee di entrambi i club.

Andrea Ranocchia, nel post partita si è lamentato per la direzione di gara: “E’ un pareggio che sta stretto all’Inter, perché ci hanno annullato un gol che non ho visto sinceramente. Ha detto che ha fatto fallo. Io da lì non ho visto ma il rigore era clamoroso. In un derby non si può sbagliare una cosa così, pesa troppo, soprattutto a questo punto del campionato pesa troppo non vedere con tanti arbitri un rigore così. Dispiace però va bene, da domani pensiamo alla Roma”

Al di là del risultato, resta anche il rammarico di non aver giocato tante altre partite con la cattiveria messa in atto contro i cugini rossoneri: “Se avessimo giocato tutte le partite come stasera e a Verona sicuramente saremmo stati in un altro punto però ormai il passato è passato. L’importante è fare così da adesso fino alla fine”.

Sfumato anche l’obiettivo Europa League, che cosa rimane all’Inter da qui alla fine della stagione?: “Onorare la maglia come merita di essere onorata”.

Galliani: “C’è da piangere”

Da una parte dunque la rabbia dei nerazzurri contro l’arbitro, dall’altra l’umore nero dei rossoneri. In tribuna Adriano Galliani ha mostrato un’espressione cupa e dopo il pari ha commentato, con una tristezza infinita, la partita con alcuni tifosi: “C’è poco da dire, c’è da piangere… D’altronde c’è poco da aspettarsi da chi è nono e decimo in classifica”.

Volto scuro e via a casa senza parlare coi giornalisti perché in fondo, come ha ammesso con alcuni tifosi, c’era poco da dire. La prestazione della squadra di Inzaghi non è stata all’altezza per lunghi tratti del derby. Poche idee, poca cattiviera: è questo quello che si recrimina ai rossoneri. Doveva essere la gara della svolta e, invece, è stato un clamoroso passo indietro per un finale di stagione in crescendo.

Ora con l’addio all’Europa, a questo punto la classifica non conta più nulla, le ultime partite saranno solo per l’onore. Molti giocatori sono chiamati a conquistarsi la riconferma, mentre per Pippo il destino sembra essere già segnato. Qua non si tratta di salvare la panchina rossonera (l’addio sembra essere più vicino), ma di non gettare al vento la sua carriera da allenatore.

Il tutto nell’incertezza societaria con Sivlio Berlusconi che sta valutando la cessione a Mr. Bee. Il thailandese è atteso in Italia fra pochi giorni e per molti è pronto a chiudere l’affare con le firme. Ancora nessuna conferma, ma si naviga a vista. Il futuro è un grosso punto di domanda e anche Adriano Galliani non ha le risposte.

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