Una soluzione, quella di Sarri, che ben si sposa con il progetto di ringiovanimento che il Diavolo vuole varare. E che sarebbe ben vista anche dall’ex Cavaliere, che in occasione della sfida del 15 febbraio avrebbe tanto apprezzato il gioco dell’Empoli da telefonare a Galliani per manifestargli il proprio apprezzamento nei confronti di Sarri. Che ora, con Filippo Inzaghi pressoché certo di non conservare il proprio lavoro nella prossima stagione, potrebbe ricevere la chiamata della vita.
Indaghi però non si sente in discussione: “Non mi interessa, sono concentrato sulla mia squadra. Non sono preoccupato perché sento l’affetto della società e del presidente. Non penso possano bluffare con me. Quello che viene fuori non è carino e rispettoso. Ci ho fatto il callo, escono cose non vere. Mi dispiace per i tifosi. Settimana difficile? Mi viene da ridere”.
Più che screditare Inzaghi, già sicuro di dover cambiare posto di lavoro in estate, le voci insistenti su un abboccamento tra Sarri e il Milan rischiano di bruciare lo stesso tecnico dell’Empoli, facendolo entrare in Conclave già Papa.
Le alternative restano Sabella, ipotesi già ventilata lo scorso luglio, e Donadoni, soluzione ponderata a Milanello come ultima spiaggia del filone “il Milan ai milanisti”.
Intanto l’incertezza sul futuro tecnico tiene sulle spine alcuni rinnovi, su tutti quello di Nigel De Jong. Il mastino olandese sarebbe tagliato fuori in caso di arrivo di Sarri, che affiderà le chiavi del gioco a Valdifiori, mentre potrebbe venire rivalutato da Sabella, pronto a trasformare NDJ nel Mascherano rossonero.
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