Il caso. Meloni: “Solidarietà al carabiniere condannato per arresto violento a Lucca”

Macchina-carabiniere“La vicenda del carabiniere condannato a Lucca per ‘arresto violento’ dopo aver fermato un tunisino che stava rubando in una azienda dimostra quanto possa essere surreale la giustizia in Italia. In altre parole il carabiniere sarà ora costretto a pagare per aver compiuto il suo dovere. “. Lo dichiara Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, assieme a Giovanni Donzelli, capogruppo di FdI in Toscana e candidato presidente alla prossima tornata.

La storia del carabiniere condannato ingiustamente

Il fatto è noto alle cronache. Un carabiniere, assieme a dei commilitoni, nel 2011 ha arrestato un tunisino mentre rubava del rame. Una storia abbastanza comune, se non fosse che il ladro, nonostante fosse arrestato in flagranza, abbia denunciato un carabiniere che a suo dire sarebbe stato “troppo violento”. Non si sa bene cosa si intenda per arresto troppo violento, fatto sta che un magistrato ha preso sul serio la denuncia, condannando il carabiniere a 6 mesi di carcere per lesioni personali.

Questa vicenda ha fatto indignare l’opinione pubblica. “Pensiamo che in questo modo sia difficile garantire la sicurezza degli italiani – dichiarano Meloni e Donzelli – soprattutto se i nostri carabinieri male armati e con stipendi miseri vengono beffati dalla follia della giustizia italiana. Noi siamo dalla parte delle Forze dell’ordine che si mettono al servizio della Nazione per arrestare delinquenti e far rispettare la legalità. Uomini e donne in divisa che, per poche centinaia di euro al mese, rischiano la vita e pure le condanne penali per aver svolto il proprio lavoro”.

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