Foibe. Romito (Fi): “Bagarre in Consiglio comunale a Bari per ricordare i martiri”

10959646_10205943153479115_5839867272630941534_nCaro Direttore,

alle volte, forse, i retaggi ideologici e storici di una certa sinistra che stenta a fare i conti con il proprio passato si riverberano anche a distanza di decenni, precisamente nel 2015.

Durante il Consiglio Comunale di Bari del 9 febbraio, infatti, ho chiesto al Consiglio di far osservare un minuto di silenzio in memoria delle centinaia di migliaia di italiani che hanno pagato col sangue e con la propria vita l’odio dei partigiani titini (richiesta accolta da tutti i Consiglieri) e ho esposto sotto al mio banco, insieme al tricolore che tengo sempre, anche un cartellone con la scritta “onore ai martiri delle foibe” .

Cartellone che un consigliere comunale del PD ha preteso di far rimuovere, in ossequio ad una norma regolamentare che invece non esiste affatto. Forse per la mia giovane età, forse perché vivo di passioni e di idee , forse perché ammainare quel cartellone per me equivaleva ad una abiura che su un tema come quello delle foibe non compirei mai, forse perché (impropriamente) quella sera sentivo la storia di quegli italiani innocenti sulle mie spalle, mi sono rifiutato di rimuovere quella scritta.

Di lì la bagarre in aula, le accuse reciproche, gli applausi del pubblico (rivolti non a me, ma all’idea che sostenevo). Sensibilità e senso delle istituzioni dovrebbero essere virtù comuni per chi fa politica, forse tutto questo si poteva evitare.

*Consigliere comunale di Bari

Fabio Romito*

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