L’indiscrezione è apparsa su tutti i media italiani nei giorni scorsi. L’ex diggì del Milan ha cercato in tutti i modi di smorzare gli entusiasmi e di calmare l’entusiasmo dei giornalisti a caccia di scoop. E, forse, è stata anche una buona dose di pudore a renderlo cauto e schivo. Non è bello appuntarsi la medaglia di un riconoscimento internazionale arrivato da una superpotenza del pallone come il Barça mentre al Diavolo, di diabolico, rimangono solo le corna. E un pugno di punti che lo dividono dal terzultimo posto cagionevole di retrocessione. Roba da matti.
Il Milan, a secco di vittorie, punti, soldi e progetti seri è all’anno zero. Da almeno due anni, però. La prima soddisfazione se l’è presa Max Allegri che da imbelle aziendalista a Milanello s’è trasformato nel Missionario tra i Cannibali juventini che proseguono a vincere, ovviamente. Adesso, Braida. La decadenza, il Crepuscolo del Diavolo rossonero, passa soprattutto da questo.