Editoria. La firma del Foglio Giuseppe Sottile nuovo direttore di LiveSicilia

Da sinistra: Giuliano Ferrara, Giuseppe Sottile e Francesco Foresta

È Giuseppe Sottile il nuovo direttore di LiveSicilia, quotidiano web campione d’informazione e click nell’Isola. Classe 1946, gli intimi lo chiamano Peppino. Subentra al “discepolo” Francesco Foresta, che lascia – come lui stesso ha annunciato in un editoriale carico di dignità e passione – per motivi di salute e a lui va ovviamente l’abbraccio dei barbadillos. Insomma, una firma autorevole e di prestigio per un progetto che continua a macinare strada. Chiamiamola pure una sfida fatta di parole e pixel tutta da vincere. Tanto quanto quella già registrata con l’inserto del sabato del Foglio di Giuliano Ferrara e da lui coordinato. Pagine raffinate, colte e qualcos’altro di più.

Ma con internet è diverso. «Ah sì, e chi lo dice?» Ed ecco che si parte con un operazione semplice ma dal profilo – «zucchero non guasta bevanda» – sottile. Sono tre i ritratti pubblicati su altrettanti papabili siciliani al Quirinale. A firmarli alcuni assi del giornalismo di Trinacria. Quello di Anna Finocchiaro è affidato all’insider Salvo Toscano, Felice Cavallaro del Corriere pensa invece a Sergio Mattarella, mentre il siluro contro il presidente del Senato Pietro Grasso parte dalla batteria di Pietrangelo Buttafuoco. Sì, l’autore di Buttanissima Sicilia, il manifesto giallo ocra contro il modello Crocetta. Di lui si dice che sia addirittura compare del nuovo direttore. Poco importa, però.

D’importante c’è che Sottile sia tornato a Palermo, terra da cui è partito – almeno giornalisticamente parlando. La sua firma è legata a L’Ora, quotidiano di proprietà del Partito comunista italiano in cui ci scriveva anche uno che comunista non lo era affatto, Mauro De Mauro, volontario della Decima Mas, scomparso il 16 settembre 1970. Uno dei tanti misteri d’Italia. Ma quella è un’altra storia. Sottile passa poi al Giornale di Sicilia, diventandone il vicedirettore. Avrà lo stesso ruolo anche al Giorno di Milano e a Studio Aperto, il tg Mediaset guidato da Paolo Liguori.

In mezzo a tutto ciò, nel 2006 esce per i tipi dell’Einaudi il romanzo Nostra signora delle necessità, un ritratto della Palermo che a cavallo dei settanta, tra agguati e colate di cemento, si scoprì una città agli ordini di Cosa Nostra. Per la cronaca, nel curriculum del neodirettore di LiveSicilia c’è spazio per la discesa – così semplifichiamo – in politica. La candidatura nel 2008 nella lista contro l’aborto partorita dall’attivismo ateo-devoto di Giuliano Ferrara. Il risultato, lo ricordiamo, fu molto al di sotto dello sbarramento. Che dire, succede anche alle firme migliori.

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Fernando Massimo Adonia

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