Una linea conduttrice unica e sinuosa, uno scritto che incarna la metafora nel viaggio e nell’incontro, nella percezione, benedetto da una preziosa e serena lettera/introduzione di Marcello Veneziani, con cui lo stesso autore ha un rapporto umano e di collaborazione tecnica, occupandosi dei profili social media e del sito ufficiali da lui autorizzati. Per Ricucci, una preziosa e cordialissima conoscenza, che contribuisce ed ha contribuito nel tempo, alla maturità culturale, filosofica stessa dell’autore, come anche fortemente all’incipit primordiale ed alla stesura del “Diario del Ritorno”. Una generazione ed il ritorno ad un’identità visto con gli occhi di una ragazzo e una ragazza.
L’Italia in un viaggio in “Cinquecento”, tappa per tappa, esperienza dopo esperienza che prende vita da una storia reale e recente. Mare, vento, contatto e tradizioni in una costante scoperta del presente che riflette le origini. Due storie che si intrecciano. Un amore giovane e quello per una terra, che vivono in simbiosi, macinando chilometri, sullo sfondo di un’innocua semplicità. Un viaggio che segna il punto di contatto con la maturità, che “aspira al ritorno, perché in fondo non si viaggia che per ritornare, e anche quando cerchiamo posti lontani e diversi dai nostri, ricerchiamo in realtà l’origine” (Marcello Veneziani, introduzione). Il tentativo di due ragazzi di ricercare la felicità in qualcosa di possibile, sotto il sole d’Italia.
Il libro è acquistabile direttamente su “Ecletticaedizioni.com”, sito della casa editrice, sui principali cataloghi online, tra cui Ibs.it, Amazon.it e Libreriauniversitaria.it ed è in uscita nelle librerie. Per ogni informazione in merito, si può consultare la pagina Facebook dedicata “Diario del Ritorno”.
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