Mafia. Un video autoprodotto contro il racket delle estorsioni

piacere_salvatoreUn video, una raccolta fondi, un atto concreto. Un’azione semplice, come può essere un click. Eppure carica di significato: sostenere la lotta al racket. Questo l’intento che ha spinto Paolo Antonio, cantautore catanese, ad arrangiare uno dei suoi brani e farne un videoclip virale, uno di quei video che si condividono su Facebook per raggiungere più persone possibile. Lo scopo: destinare il ricavato delle vendite del brano, che si acquista su iTunes, all’associazione antiracket Addiopizzo.

“Piacere Salvatore”, questo è il titolo del brano, è molto più di una canzone contro il pizzo. È un grido di libertà che l’autore ha animato in un video divertente, coinvolgente che, con garbo e ironia, racconta una realtà difficile, quella dei siciliani che investono nella propria terra.

Il brano racconta proprio la storia di un imprenditore siciliano, Salvatore appunto, uno per tutti, che non trovando lavoro pensa di aprire un’attività e si trova a scontrarsi con cosa vuol dire essere imprenditori in Sicilia: fare i conti con la burocrazia e soprattutto subire la richiesta del pizzo che arriva puntuale dopo qualche settimana. Salvatore decide di denunciare. Va controcorrente e si libera dal pizzo, che nel video viene ironicamente rappresentato con un pizzetto attaccato sul mento, tagliato via da un simpatico carabiniere-barbiere.

Il video è autoprodotto, realizzato senza il sostegno di sponsor né di etichette discografiche. Tutti i personaggi sono interpretati da Paolo Antonio che, con abilità istrionica, indossa i panni ora di Salvatore, ora del mafioso, in un divertentissimo gioco delle parti. “Diversi travestimenti che vogliono mostrare una Sicilia fatta di siciliani un po’ vittime e un po’ carnefici di se stessi – continua l’autore – dove tutti hanno qualche responsabilità”.La regia è dei Fratelli Bruno e Fabrizio Urso. L’arrangiamento è di Carlo Longo, con la collaborazione di Salvo Dub.

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