Firenze. Fdi contro il Comune per la “discriminazione abitativa” degli esuli giuliani

istriaA distanza di tanti anni credo che l’ unico indennizzo veramente importante sarebbe riconoscere le sofferenze di noi esuli. Risorse materiali a parte nessuno potrà restituirci decenni di abbandono e di dolore” Così Alfio Krancic aveva commentato, in una intervista rilasciata a LiberoQuotidiano.it,  la sentenza delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione  (n.8055-14, 25.03.2014) che ha rigettato il ricorso presentato dagli eredi di alcuni esuli giuliano-dalmati contro la decisione della corte d’appello di Trieste di non concedere loro alcun indennizzo o riconoscimento.

Brutta storia quella degli italiani delle ex province di Istria e Dalmazia che dopo persecuzioni, esilio e cinquant’ann di oblio, non riescono ancora ad ottenere piena giustizia. Ma se a Trieste si dice no ai rimborsi, a Firenze non va meglio con le case.

Secondo Francesco Torselli, consigliere di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio, nel capoluogo toscano sarebbe in corso una sorta di “discriminazione abitativa”. In una nota al vetriolo pubblicata sulla sua pagina Facebook il leader fiorentino dei post-An denuncia che “il comune di Firenze ha messo in vendita 1.249 alloggi popolari, offrendo in questo modo la possibilità di poter diventare proprietario della casa in cui fino ad oggi ha vissuto in affitto. Ma dai soggetti beneficiari sono esclusi i profughi dell’Istria, della Dalmazia e delle ex-colonie”.

Torselli ricorda come la discriminazione avvenga evadendo due  leggi, una delle quali (la LR n. 59/2005, nda) prevede che il 15% degli alloggi ERP alla vendita sarebbe da destinarsi ai profughi della Dalmazia e dell’Istria al prezzo del 50% del costo di costruzione. Una legge che non è mai piaciuta al Comune di Firenze e contro la quale Palazzo Vecchio si era già scagliato nel gennaio 2006 quando deliberò la sua “non attuazione”. La cosa finì davanti al TAR presso il quale la Regione aveva presentato un ricorso che sarà poi respinto nel gennaio 2007.

“Presenteremo certamente un emendamento al testo della delibera comunale, chiedendo che anche i profughi istriani e dalmati vengano inseriti tra i beneficiari del provvedimento di alienazione dei 1.249 alloggi” assicura Torselli, annunciando  una battaglia per tutelare coloro che ormai paiono essere diventati “profughi della memoria” nazionale. Che non abbia ragione Krancic quando dice che ormai “ l’unico indennizzo veramente importante sarebbe riconoscere le nostre sofferenze ” ?

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Marco Petrelli

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