Azzurro Mondiali. La Costa Rica ha un profeta: Balotelli ricorderà a lungo il ct Pinto

jorge-luis-pinto-ct-costa-rica1-e1398923450685“Balotelli si ricorderà a lungo di noi”. Puoi scommetterci la tua improbabile cravatta rosa, professor Pinto. Era partito come improbabile guitto al timone di una squadretta. Adesso rischia di diventare uno dei profeti del calcio mondiale. Balotelli si ricorderà a lungo del colombiano di San Gil Jorge Luis Pinto, commissario tecnico della Costa Rica.

LA PUNIZIONE DIVINA.La partita la inizia in modo soft. C’è da credergli: non ha dormito, negli ultimi sei mesi, per studiarsi tutte le fisime di De Rossi, per sezionare il cervello calcistico di Pirlo, azzoppare gli aspiranti stantuffi Marchisio e Candreva. E per annullare lui, Mario Balotelli. Che aveva confessato di non conoscere quasi nessuno della formazione centramericana. “Noi li conosciamo bene”, aveva detto Pinto. E aveva ragione. Verso la fine del primo tempo, Giorgio Chiellini – professione randellatore – stende senza pietà Campbell. L’arbitro cileno Osses, che non fischierebbe nemmeno in caso di sparatoria, lascia correre. Pinto si trasforma e diventa un ossesso, protesta, urla, sbraccia. C’è da capirlo. Passa una manciata di minuti ed ecco che la rivincita è servita: s’è incarnata in Bryan Ruiz, s’è sublimata in un colpo di testa che va dentro netto. Si volta, Pinto, è davanti al quarto uomo. Glielo dice chiaro e tondo: “E’ stata una punizione divina”. Che poi si sfiori la rissa nel tunnel, questa è un’altra storia…

SBRUFFONE O PROFETA? La Costa Rica è qualificata alla fase finale dei mondiali. Chi asseriva di crederci, fino a ventiquattr’ore prima della disfatta azzurra, sarebbe stato sottoposto a Tso immediato. Jorge Luis Pinto, a dicembre scorso, lo aveva detto chiaramente: “La Costa Rica passerà di sicuro, le altre non lo so. Certo, abbiamo un girone di ferro con tre nazionali forti e titolate. Ma in Brasile conterà il presente e non il passato”. Ne era sicuro perchè: “Nelle occasioni difficili diamo sempre il massimo”. Dio ti benedica, folle profeta venuto da San Gil, in Colombia. Chi ti voleva sbruffone è stato musicalmente smentito da una partita giocata al meglio delle possibilità dalla Costa Rica, piccola, minuscola “squadretta” che ha frantumato i sogni dell’Inghilterra, sonoramente battuto l’Uruguay, velenosamente (con la mano del severo e giusto dio del calcio) sconfitto l’Italia. Balotelli ti ricorderà a lungo, senor Pinto…

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