I candidati sono Sabina Bonelli, Pino Galluzzo e Ciccio Rizzo di Fratelli d’Italia e Salvo Pogliese di Forza Italia.
Ciccio Rizzo: “In Europa per l’ambiente”
A Strasburgo per ribadire il no alla costruzione del ponte che dovrebbe unire Sicilia e Calabria. Ciccio Rizzo, messinese e candidato all’europarlamento per i Fratelli d’Italia, rilancia le ragioni delle propria storia: «Bisogna riaffermare la tradizione di una città contro le imposizioni dell’Unione europea. L’identità locale vince sempre sulla cultura della massificazione». Parole chiare. Decise. Il bagaglio politico è quello dell’Fdg. Lo slancio è di chi ha aderito a Fare Verde già nel lontano 1993. Certo, per il cartello di Giorgia Meloni c’è lo sbarramento da raggiungere. Rizzo tuttavia non ha dubbi. E spiega: «Viviamo una bellissima risposta da parte delle gente. Il nostro linguaggio è quello loro. E poi – aggiunge con un tono di sfida – l’uomo di destra non ha mai paura».
Salvo Pogliese: “Un cuore siciliano nelle fredde stanze di Bruxelles”
Due intere legislature da deputato regionale, a rappresentare la destra giovanile catanese di cui è stato leader ai tempi del Fronte della Gioventù. E adesso la volontà di portare in Europa un bagaglio di esperienza politica e amministrativa accumulato fin da quando guidava i cortei del Fronte. Per Salvo Pogliese, candidato in Forza Italia, andare a Bruxelles significa «portare in Europa un cuore Siciliano, per riscaldare le fredde stanze di Bruxelles e rimettere i cittadini europei al centro del progetto comunitario» perché fino ad ora ha funzionato «l’Europa delle banche, delle lobby finanziarie e dei tecnocrati, non certo l’Europa dei popoli e delle identità culturali».
Venendo, poi, a uno dei nodi più complicati come l’emergenza sbarchi, l’esponente di Forza Italia critica l’operazione messa in atto dal governo: «Mare Nostrum non funziona, ed è sotto gli occhi di tutti, ma oltre a costare una vera fortuna ai contribuenti italiani sta accentuando il problema degli sbarchi verso le nostre coste». Proprio questo è uno degli impegni che intende assumersi in Europa: «La Sicilia e l’Italia non possono continuare ad essere lasciate sole nell’arduo compito di fronteggiare gli enormi flussi migratori provenienti dal nord Africa. Occorre un intervento deciso e collettivo dell’intera Unione Europea, che sappia trovare la giusta sintesi tra le esigenze solidaristiche nei confronti di chi è più sfortunato di noi e l’imprescindibile necessità di tutelare la sicurezza della nostra terra e del nostro popolo. In tal senso occorre andare oltre Frontex puntando alla creazione di una nuova e specifica agenzia europea che si occupi del problema immigrazione in ogni suo aspetto».
Sabina Bonelli: “Lotterò per i valori cristiani che in tanti a Bruxelles vogliono cancellare”
«La mia storia personale è legata alla comunità umana e politica della destra italiana. Oggi l’unico partito che rappresenta quei valori è Fratelli d’Italia». Ingegnere, quarantatrenne palermitana Sabina Bonelli ha un’idea chiara, maturata fin dai tempi di Azione Giovani, che porta avanti in campagna elettorale: «L’Europa dei popoli e delle patrie che abbiamo sognato oggi non esiste. Le istituzioni europee e la moneta unica non hanno portato alcun giovamento all’Italia. Vogliamo un’Europa che rispetti le sovranità delle nazioni e che sul piano internazionale non sia subalterna a nessuno».
Pino Galluzzo: “O Europa della solidarietà o è meglio tornare all’Italia-Nazione”
Da trent’anni a destra, prima col Fronte della Gioventù poi con Azione Giovani. E sul territorio, a Barcellona Pozzo di Gotto, ha rappresentano le istanze della sua comunità da consigliere comunale e provinciale. Per questo Pino Galluzzo ha scelto di continuare, dopo l’implosione del Pdl, con Fratelli d’Italia. Alle Europee si candida «perché occorre, in un momento in cui crisi politica ed economica vanno di pari passo, tornare a investire sulla vera idea nazionale dell’Italia. In Europa voglio dire: l’idea nuova è parlare italiano, perché il nostro è un popolo accogliente ma che sa dare anche risposte politiche alla crisi».