“Sospendere quella follia che è l’operazione Mare Nostrum, un aiuto di Stato agli scafisti”, questa la ricetta del leader leghista. E non solo: “Respingere – ha detto Salvini a Catania – coloro i quali sono clandestini, ovvero il 90 per cento delle persone che sbarcano. Mandare poi dei soldi in Africa per aiutare quella gente a casa loro, invece che sbatterli via qua. Soprattutto – prosegue – controllare sanitariamente chi arriva, perché le notizie di ritorno di malattie infettive ormai scomparse da anni in Italia sono sempre più preoccupanti”.
E ancora: “La nostra proposta è respingere, difendere i confini. Fare, insomma, quello che già fanno in Spagna, Francia, Svizzera e Inghilterra. L’immigrazione – aggiunge – non è più una risorsa. Ci sono quattro milioni di disoccupati italiani, gente disposta a fare qualsiasi tipo di lavoro se pagata regolarmente”.
Cambia dunque il volto della Lega. Dopo l’intesa con la Le Pen, il programma del Carroccio si fa sempre meno localista e più nazionale. Così Salvini a Barbadillo: “Lei dice lavoro ai francesi, stop all’immigrazione e stop all’estremismo islamico. Non possiamo non essere d’accordo. Poi noi siamo autonomisti. Lo abbiamo scritto pure nel simbolo. Ciò vuol dire che abbiamo candidati tirolesi e siciliani. L’autonomia non può che fare bene, da nord a sud”.