Rugby. Federazione pilatesca: puniti gli All reds e beffati i Corsari (già discriminati)

rugbyPartita persa a tavolino per entrambe, quattro punti di penalizzazione a entrambe, 300 euro di multa a entrambe, e il 50% delle spese arbitrali da sostenere per entrambe. Dopo la “discriminazione” per i Corsari Roma è arrivata la beffa. Il verdetto del giudice sportivo dopo i fatti di domenica che hanno visto allontanare dal campo del centro sociale Acrobax un giocatore perché ritenuto di destra è stato questo: alla formazione con Luca Cirimbilla contro gli All reds non solo non è stata assegnata la vittoria a tavolino ma è stata comminata la sconfitta d’ufficio.

Il gesto di solidarietà verso Luca Cirimbilla, giocatore dei Corsari a cui – per motivi ideologici – non è stato consentito di giocare e rispetto al quale i compagni di squadra hanno deciso di non disputare la partita, non è stato preso in considerazione dal giudice sportivo dato che, come si legge dal verbale, «non risulta che vi fossero gravi problemi di ordine pubblico, poiché nessuno dei dirigenti presenti ha provveduto a chiamare le forze dell’ordine e il direttore di gara non ha ravvisato nulla che  potesse impedire il regolare svolgimento della gara all’interno dell’impianto sportivo». L’arbitro, sempre secondo il verbale, notava sì «…un folto numero di persone che stazionava lì davanti» all’impianto ma – ha sostenuto – senza rilevare nessuna situazione di pericolo.

Luca Cirimbilla

A caldo Luca Cirimbilla, il giocatore coinvolto, non nasconde tutto il suo disappunto: «Sono molto amareggiato, non tanto per me, ma perché questa decisione penalizza i miei compagni di squadra e penso possa creare un precedente pericoloso per la cultura e il mondo del rugby. Secondo l’arbitro, poi, avrei dovuto chiamare le forze dell’ordine: non ho voluto farlo non solo per non accrescere la tensione ma anche perché avendo partecipato ad occupazioni sociali e rivendicando questa forma di impegno, so che la cosa avrebbe esasperato inutilmente gli animi: ricordo a tutti che si trattava di sport».

La decisione del giudice non ha tenuto conto delle stesse dichiarazioni degli All reds che avevano ribadito – dal loro punto di vista – in un comunicato ufficiale di accettare anche di dare vinta la partita ai Corsari «consapevoli che la presenza di quel giocatore e la situazione generatisi avrebbero potuto minare la serenità di tutti». A quanto pare sia dall’una che dall’altra parte non si esclude la “tensione” che invece l’arbitro dichiara di non aver visto.

Anche il presidente dei Corsari, Daniele Martelli, è rimasto stupito della decisione: «Hanno sancito la classica soluzione all’italiana, mal comune mezzo gaudio. Eppure i ragazzi dell’Acrobax hanno negato l’ingresso a un nostro giocatore e questa da regolamento federale è inaccettabile: e per questa doveva scattare una punizione». E invece? «Incredibilmente siamo stati puniti. Oltretutto per aver solidarizzato con un nostro compagno di squadra e questa cosa l’arbitro non l’ha scritta. Faremo ricorso sia al Comitato regionale che alla Federazione».

Una decisione insomma, questa del giudice sportivo che invece di chiudere la questione sta rischia di alimentare ulteriori polemiche dato che – dopo la notizia data proprio da Barbadillo – la vicenda della “non partita” è diventata una questione che ha animato un serrato dibattito tra gli addetti ai lavoro e non solo. A quanto risulta dalle indiscrezioni, infatti, ambienti della Federazione italiana rugby sarebbero intenzionati ad avocare a sé la questione della cacciata del giocatore dei Corsari in nome dell’articolo 2 dello statuto (laddove si parla del “rispetto del principio della democrazia interna e di partecipazione all’attività sportiva in condizioni di uguaglianza e di pari opportunità,  con esclusione di qualsiasi ingerenza razziale, politica o religiosa”) che sarebbe stato infranto prima del match.

Ma non finisce qui. Il caso della “cacciata” al rugbista di destra sta diventando inevitabilmente anche un fatto politico. A quanto risulta, infatti, sarebbe pronta anche un’interrogazione parlamentare di due esponenti di Forza Italia (Altero Matteoli e Basilio Catanoso) dove si chiederebbe al presidente del Consiglio e al ministro dei Beni culturali rispetto agli episodi di domenica di eventuali comportamenti discriminatori o irregolarità nella gestione dell’evento e dell’omologazione del campo. La “partita”, insomma, sembra tutt’altro che conclusa.

@barbadilloit

Antonio Rapisarda

Antonio Rapisarda su Barbadillo.it

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