L’analisi dei numeri può aiutare a inquadrare le dimensioni del successo. Il partito di Marine Le Pen ha presentato le liste in 600 comuni su più di 36000, raccogliendo però il 7% a livello nazionale. Questo vuol dire che dove si è presentato ha letteralmente fatto il pieno. Per fare qualche esempio, a Henin-Beaumont, il candidato lepenista ha vinto al primo turno con il 50,3% dei voti, mentre a Béziers va al ballottaggio con il 45%. In totale sono 7 le città importanti dove il Fronte arriva primo.
Carte totalmente sparigliate, con il “fronte repubblicano” ancora una volta incapace di reagire e anzi completamente disarticolato. Il Partito Socialista (uscito pesantemente ridimensionato) ha infatti dichiarato che farà di tutto per non far eleggere ai ballottaggi i candidati dell’FN. Cosa farà invece l’UMP? Il partito di centrodestra, da parte sua, è avanti a Parigi con Nathalie Kosciusko-Morizet, contro la favorita socialista Anne Hidalgo.
Ma a gongolare visibilmente è Marine Le Pen, che dichiara «i francesi si sono ripresi la loro libertà», mentre il vice presidente del partito, Florian Philippot, si appresta ad affrontare il secondo turno a Forbach, dove era candidato sindaco ed è per ora arrivato primo.
I candidati del partito di Marine Le Pen sono i più votati a Beziers (45% per Robert Ménard ), Avignone (29,4 % per Philippe Lottiaux), Digne – les – Bains ( 27.69 % per Marie – Anne- Maurel Baudouï ) e Frejus ( 40,2 % per David Rachline ), Perpignan (34,4% Louis Alliot ). A Forbach i risultati finali registrano in testa il vice presidente del FN Florian Philippot, in vantaggio con 35,75 % dei voti .
Marine Le Pen su Le Figaro ha spiegato che i risultati riflettono “la fine della polarizzazione della politica francese. Il Fronte Nazionale si presenta come una forza in gran parte autonoma, una grande forza politica, non solo a livello nazionale , ma anche a livello locale. Il partito si radica come nelle nostre previsioni”.