Economia. Mps, dietro l’inchiesta giudiziaria c’è un intreccio all’italiana banche-politica

MPS: TONFO IN BORSA (-8%), SCAMBIATO 7% CAPITALEMonte dei Paschi di Siena, “una Storia Italiana dal 1472”: recitava così lo spot che fino a qualche mese fa inondava le televisioni. La colonna sonora? “Ma il cielo è sempre più blu” di un Rino Gaetano rivisto e corretto per l’occasione, nessuno “vive in baracca” nello spot, anzi, c’è un Italia giovane, bella, che lavora e costruisce il futuro. Internet ha memoria, è tutto su Youtube, prima di andare avanti se ne consiglia la visione:

http://www.youtube.com/watch?v=MJ309AIvCi8

Che poi, a pensarci bene, quella del Monte Paschi di Siena è a tutti gli effetti una storia italiana. La Banca è controllata da una fondazione, la fondazione è controllata da un ente locale, l’ente locale da un patito. Scoppia uno scandalo di proporzioni epocali e il segretario del partito che controlla l’ente locale che nomina i consiglio di amministrazione della Fondazione che sceglie i vertici della banca dichiara: che sia ben chiaro, noi siamo il PD e loro sono una banca. MPS, una storia italiana….

L’amministratore della Banca, Mussari, per accrescere il potere della banca, della fondazione, dell’ente locale e del partito che lo controlla cerca alleanze, ci prova con Banca di Roma, ma Geronzi è uomo troppo capace ed approda ad Antonveneta e l’operazione non ha un colore rosso, ma ha il tricolore, perché una parte del nostro sistema bancario torna sotto il controllo nazionale. Piccolo particolare, si narra che la banca sia stata acquistata ad un prezzo assolutamente irreale e che nessuno abbia fatto una banalissima due diligence, ovvero l’accertamento dell’effettiva consistenza patrimoniale del bene chi si acquista. Una cosa che si fa, anche se non la chiamiamo due diligence, anche quando si compra un negozietto in periferia. Monte dei Paschi, una storia italiana….

Un genio che fa una cosa del genere, in un paese normale, avrebbe buone probabilità di essere prelevato dalla polizia e portato in carcere, un paese normale appunto. In Italia no. In Italia diventa capo della più importante associazione di Confindustria. Le banche scelgono il peggior banchiere degli ultimi 4-5 secoli per farsi rappresentare. Occorre dire altro?

Ma andiamo avanti. Chi doveva controllare non controlla: la Consob? La Banca Italia? Strutture che costano cifre spropositate le quali, semplicemente sembrano non essere interessate ad un’operazione da 10 miliardi di euro. Il controllore, e questo vizio italico sembra aver contagiato l’Europa, diventa presidente della BCE, la Consob tace.  Monte dei Paschi di Siena, una storia italiana, ma anche un po’ europea.

Gli anni passano, quattro son tanti, e dopo quattro anni ci si accorge che mancano 4,5 miliardi, allora cosa di fa? Semplice, un governo tecnico tassa la prima casa degli italiani, il denaro in questione viene dato al Monte dei Paschi di Siena con un prestito a tempo illimitato i cui interessi possono anche essere pagati con altri titoli, il partito che controlla l’ente locale, che controlla la fondazione che controlla la banca vota sì, il Pdl si gira dall’altra parte. Una cifra mostruosa, 4,5 miliardi di euro, sottratta dalle nostre tasche e regalata ad una banca, ma il cielo per loro è sempre blu…

Stefano Massari

Stefano Massari su Barbadillo.it

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