Economia. Boom di birrifici artigianali (e di assunzioni). Lo Stato che fa? Aumenta le accise

C’è un settore, quello della birra artigianale, in forte espansione nonostante il rinomato periodo di crisi economica generale che si sta attraversando in questo periodo. La dimostrazione si è avuta lo scorso fine settimana, presso l’emporio romano di Eataly, con la festa delle birre artigianali. Ad esporre i loro prodotti c’erano 25 micro-birrifici nostrani già noti o che si stanno affermando nel panorama italiano ed internazionale della bevanda a base di malto e luppolo. Tutto ciò – come sostengono i piccoli produttori – potrebbe rappresentare la possibilità della creazione di nuovi posti di lavoro, un’occasione da accarezzare e tutelare per unire il talento tutto italiano, che si sta facendo apprezzare anche all’estero, a un’importante opportunità di sviluppo occupazionale, che attualmente riguarderebbe circa 144mila lavoratori, compresi quelli del cosiddetto indotto.

Invece purtroppo, come spesso accade in momenti di magra come quello attuale, nel Palazzo si è deciso di andare a pescare le risorse economiche proprio in quei settori in crescita, come quello della birra che tra il 2010 e il 2012 ha registrato un incremento dell’occupazione pari al 17,5%, e che dunque andrebbero invece incentivati. Dopo l’aumento dell’accise dello scorso ottobre infatti, è stata la volta dell’aumento di gennaio: da 2,35 euro/hl a 2,66 euro/hl. Un rincaro che, a quanto sembra, non è stato accusato dalle industrie della birra, a differenza delle numerose aziende artigianali più piccole che hanno subìto una tassazione tra le più alte in Europa.

In loro sostegno si sono schierati più di 60mila italiani che hanno firmato la petizione online promossa su internet da Assobirra. Questo e molti altri argomenti riguardanti la preziosa bevanda sono stati affrontati nella tre giorni organizzata presso la struttura all’Ostiense, fondata da Oscar Farinetti, alla quale hanno partecipato centinaia di appassionati provenienti da tutta Italia, testimoniando il momento positivo che la produzione artigianale di birra sta attraversando. Sembra che la politica abbia finalmente ascoltato la voce degli amanti e consumatori di birra che in Italia sono circa 35 milioni: le Commissioni Finanze e Attività Produttive della Camera, infatti, si sono espresse favorevolmente sul blocco dell’aumento dell’accise sulla birra che sarebbe subentrato dal 1 marzo di questo anno. Gli artigiani della birra però dovranno aspettare a brindare dal momento che, con molta probabilità, l’ulteriore aumento dell’accise è solo rinviato al prossimo anno, continuando in questo modo ad innalzare una pressione fiscale del settore già aumentata del 4,8% tra il 2010 e il 2012.

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Luca Cirimbilla

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