Tennis. Federer-Diokovic a Dubai: la migliore partita del 2014

Federer_01Roger Federer va in finale a Dubai sconfiggendo Novak Djokovic e dona al tennis una giornata felice.

Felice già, perché in questa stessa settimana, sempre a Dubai, avevamo visto consumarsi dei veri e propri scempi. Basti pensare, per fare due esempi, al brutto tennis di un Rosol o di uno Tsonga. Terribili da vedere. Rosol con Federer è stato capace di infilare una ventina di errori non forzati di fila. Che sono statistiche da giocatore da club o da tennista appena quattordicenne che perde la trebisonda. Tsonga, poi, non ne parliamo. Un top ten che chiude il match a favore del suo avversario con un doppio fallo.

Per fortuna c’è Roger Federer. Lo svizzero con il suo entusiasmo, con la sua voglia di riprovare a essere il migliore, ci ha regalato una bella pagina del tennis, e questa semifinale contro Diokovic è, almeno per il momento, la migliore partita dell’anno.

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Dopo aver perso il primo set, subendo un break nel suo primo turno di servizio, sin dall’inizio del secondo Federer è sembrato molto determinato a rimettere le cose in equilibrio. Federer ha giocato senza mai dare continuità al suo avversario, variando continuamente colpi e intensità di gioco.

Nei game di risposta ha cercato molto la rete seguendo lo slice sul rovescio dell’avversario. Nei game di servizio ha ottenuto un’elevatissima percentuale di punti con la seconda di servizio. Questo proprio grazie alle continue discese a rete che costringevano Djokovic a risposte mai scontate, e a un solido palleggio da fondocampo nel quale Roger non riusciva a essere così convincente da molto tempo. Buono il diritto che in un paio di circostanze è stato da circoletto rosso. Due bellissimi cross in corsa con cui ha passato un Djokovic disorientato e costretto a cercare punti a rete.

La cura di Stefan Edberg, insomma, si vede. Nella maggiore propensione di Federer a cercare la rete. Più volte, quel modo di venire a rete seguendo la risposta in back e la successiva chiusura del punto con la volée di rovescio, hanno ricordato lo schema che fu del campione svedese del serve&volley.

E poi quello scambio: Dopo aver retto un duro scambio da fondo Djokovic sembra avere la meglio e, su un colpo corto di Federer, il Serbo attacca seguendo a rete un diritto devastante. Ma Federer,prima si difende costringendo Djokovic a una volée, poi lo lobba con un pallonetto quasi perfetto. Djokovic non si arrende, torna a fondo recupera il lob e prova a colpire Federer il quale,già appostato a rete,chiude con una stop-volley. Fantastico. Il tennis è tornato. Con buona pace dei noiosi interpreti del tennis-wrestling. Questo Federer può battere anche Nadal ridando speranza a chi vuole ancora credere che per giocare a tennis non serve solo tanta palestra.

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Michele Fronterrè

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