Si cantava sulle note degli Audio 2, Sono le 20, ricordate? Era la cronaca musicale di Ternana – Juventus del campionato 1971-72. Si giocava al “Comunale” di Torino e si parlava di questo allenatore, Corrado Viciani, di cui molti di noi avevano sentito solo nominare dai padri e dai fratelli maggiori.
Viciani, chi era costui ? Un tipo davvero particolare, già a partire dalle sue origini. Era nato a Bengasi, nella Libia allora italiana, nel 1929. Dopo la Seconda Guerra Mondiale si era trasferito con la famiglia in provincia di Arezzo, a Castiglion Fiorentino.
Cominciò a giocare al calcio e dopo la militanza in Serie A con la Fiorentina, per ben cinque stagioni, passò al Como. Fece parte della spedizione azzurra alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952; poi il trasferimento al Genoa, cui seguirono il Tevere (ex Fedit) e infine alla Fermana dove concluse la sua carriera agonistica nel 1962.
Nel ’65 diventa allenatore. Prima del Ravenna poi del Prato. Entrambe le squadre sono in serie C; Viciani allena campioni come Roberto “Bob” Vieri (padre di Bobo) e Ilario Castagner. Di quest’ultimo noterà per primo e ne segnalerà le buoni doti da allenatore.
Nel 1967 il libico-toscano approda a Terni dove prende in mano una formazione di terza serie e la conduce in B. Il sodalizio con le Fere non è destinato ad esaurirsi e nel 1971 Viciani ritorna per portare la Ternana in serie A. E allo stadio “Libero Liberati” e sugli altri campi della A di allora che il ct fa conoscere al Paese “il calcio corto” tecnica che lo avrebbe reso famoso e che consiste in marcato possesso palla, pressing alto e veloci sovrapposizioni, lungo fraseggio fra tutti i giocatori.
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“Avevo degli asini come giocatori, non potevo permettermi lanci lunghi, invenzioni, fantasie. Bisognava correre, fare “passaggetti” facili facili” risponderà anni dopo il mister a chi gli domandava la genesi della sua concezione di gioco.
Il calcio corto farà la fortuna delle Fere e dei rosa nero del Palermo: anche i siciliani, infatti, ne giovarono quando, dalla loro terra volarono spediti in Coppa Italia perdendo solo la finale contro il Bologna nel 1974.
A Terni, Viciani tornò ancora nel 1982-83 e nel 1986-87. Un sodalizio durato vent’anni che lo vide per oltre 250 volte sulla panchina rossoverde.
La Ternana di oggi, per la seconda stagione di fila in B, sogna ancora la promozione in A dei tempi di mister Corrado. E la squadra gli rende il giusto onore. Sulla home page del sito della società campeggia una bella immagine del libico toscano: “Ciao Maestro”.