Idee. Gli intellettuali scrivono al Papa: “Promuova una controffensiva contro il laicismo”

laicita«Chiediamo alla vostra autorità, con umiltà e pieno convincimento di coscienza, di aiutarci a promuovere una controffensiva di preghiera, di azione pastorale, di idee». Questo è l’appello che alcuni intellettuali hanno rivolto stamani a Papa Francesco. A firmarlo: Alain Besançon, Roger Scruton, Nicoletta Tiliacos, Giuliano Ferrara, Ilaria Occhini, Giancarlo Cesana, Assuntina Morresi. La lettera è stata pubblicato stamani su Il Foglio. La lista dei firmatari è tuttavia aperta a tutti quei «cattolici e laici convinti che la chiesa cattolica non debba subire il ricatto delle avanguardie fanatizzate del mondo secolare sulla questione dell’infanzia».

L’iniziativa nasce sulla scorta del documento, pubblicato il 5 febbraio, dall’osservatorio per i diritti dell’Infanzia delle Nazioni Unite. Un testo assai criticato dal mondo cattolico e non. L’accusa rivolta alla Santa Sede è di non aver contrasto in maniere sufficiente la piaga della pedofilia. Ma c’è dell’altro. Sempre nello stesso documento viene contestata su tutta la linea la dottrina della Chiesa su temi morali e bioetici. Un pronunciamento che da Il Foglio di Ferrara era stato accolto come la fine della luna di miele tra “Francesco e il mondo” e che padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, ha stimato come «una interferenza nelle posizioni dottrinali e morali della Chiesa cattolica, alla luce di una visione ideologica della sessualità».

L’appello rivolto a Francesco punta dunque il dito contro coloro che «inculcano l’ideologia dell’aborto come diritto e della manipolazione della vita umana dal concepimento alla fine gridano l’ipocrisia della protezione dell’infanzia da tribune falsamente universaliste e falsamente umanitarie. Gli stessi che – si legge ancora – predicano l’educazione all’antinatalismo dei preadolescenti e degli adolescenti, e fanno un idolo contemporaneo della contraccezione, del rifiuto della maternità e paternità e dell’eugenetica, ora pretendono di smantellare lo spazio pubblico e privato dell’educazione cristiana a colpi di leggi neogiacobine e di pronunciamenti solenni».

L’esortazione lanciata dai firmatari dell’appello è di riprendere dunque la stagione di dialogo con l’intellighenzia mondiale promossa a più riprese da papa Ratzinger: «Occorre reagire con pazienza, tenacia, sapienza e anche forza spirituale e morale. Occorre reagire sposando l’energia interiore della fede alla capacità di realismo razionale ancora contenuta nel meglio della cultura universale. Su questo terreno – conclude l’appello – è possibile un dialogo fecondo con il mondo laico non fanatizzato e con le altre religioni».

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Fernando M. Adonia

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