Calcio. Anche i ricchi piangono: le lacrime di Balotelli affossatore del Milan

balotelli piangeMario Balotelli piange e scatena gli esegeti meta-pedatori di tutt’Italia. Manco fossero quelle della Madonna di Civitavecchia, le lacrime del centravanti milanista verranno analizzate, studiate e lette sotto ogni aspetto possibile. Chi evoca apocalissi e chi punta il dito contro la sentimentale Napoli, in cui ha lasciato una figlia accettata solo dopo il test del Dna.

LACRIME NAPULITANE – Balotelli piange, Seedorf non ride. Il Milan – anche dopo Allegri – è un pianto greco, inutile nascondersi. Tre pappine rimediate dagli azzurri di Higuain e Benitez, in rimonta. Roba da far rimpiangere il BBilan dei primi anni ’80. E chi ne è simbolo, di quel Milan, volete che non pianga? SuperMario lo ha detto già dai tempi dell’Inter. Lui tiene ai colori rossoneri. Adesso dovrebbe essere il trascinatore e invece diventa l’affossatore di turno. Volete davvero che non ne pianga?

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L’EPOPEA DI UN DURO STANCO – Ha tubato a lungo, e continua a farlo, con chi lo vuole costruire personaggio. Duro, inflessibile, cattivo. Un ragazzo di borgata che arriva al successo. Lo sa anche lui che è un bluff. Ma chi l’ha detto che uno così debba per forza sacrificare al suo personaggio la gioia di un gol? Perchè, a 23 anni, diventare un simbolo – e accettare di esserlo – pesa tanto, troppo. Anche sulle spalle da Atlante del centravanti del Milan. Forse un passo indietro va fatto, senza aspettare che sia lui a dare l’esempio. Soprattutto da parte di chi non aspetta altro che sbatterlo – nel bene o nel male – in prima pagina. Lasciamolo stare, è stanco di fare il duro. 

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Enrico Albertosi

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