Foibe. A Roma oltre trecento partecipanti alla “Prima Corsa del Ricordo”

9 febbraio corsa“Più di trecento arditi hanno sfidato l’inclemenza del tempo per darsi appuntamento in Piazza Giuliano-Dalmati al Laurentino per la 1^ edizione della Corsa del Ricordo a Roma, manifestazione ideata ed organizzata dall’Asi per celebrare ‘sportivamente’ la Giornata del Ricordo dedicata agli eccidi delle Foibe nell’ex Jugoslavia e l’esodo delle popolazioni dell’Istria dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale che ricorre il 10 febbraio”: per gli organizzatori l’esordio della manifestazione sportiva legata alla memoria dell’esodo dalle terre italiane orientali  è stato un successo.

Il quartiere giuliano-dalmata di Roma ha deciso così di celebrare la Giornata del Ricordo con una maratona di 5 km, la “Corsa del Ricordo”, organizzata dall’ASI (Associazione Sportiva Italiana). La Corsa è uno dei tanti eventi in programma nella Capitale che quest’anno, rispetto agli anni passati, si sono letteralmente raddoppiati. Nonostante “a Roma non appartenga la memoria delle Foibe”, come disse il vicesindaco Nieri lo scorso agosto. Evidentemente, l’atteggiamento del Campidoglio deve aver suscitato le reazioni dei romani, che oggi più che mai si sono ritrovati determinati nel riscoprire quel senso di appartenenza comune. E nel farlo, si sono dimostrati molto più maturi e consapevoli delle istituzioni che dovrebbero rappresentarli.

E si sono dimostrati tali anche nei metodi. Nessuna noioso cerimoniale, solo sport, senso di convivialità, piacere dello stare insieme. Perché come ha detto Nino Benvenuti, il campione italiano di pugilato, originario dell’Istria e presente all’evento, “non possiamo continuare a piangerci addosso: bisogna ricordare con sorriso e fierezza”. “Noi come ASI abbiamo organizzato quest’evento perché è giusto ricordare – ha dichiarato Claudio Barbaro, presidente dell’Associazione – Al tempo stesso, però, abbiamo intenzione di far arrivare un messaggio di pace attraverso lo sport, affinché sia uno strumento che possa contribuire ad una riunificazione e ripacificazione nazionali”. Proprio per questo, la “Corsa del Ricordo” non si arresterà alla I edizione, ma taglierà tanti traguardi ancora: “Vorremmo che diventasse una manifestazione ricorrente nel panorama delle attività sportive romane”, ci spiega Barbaro.

Dello stesso parere anche Luca Pancalli, presidente del Comitato Internazionale Paralimpico: “E’ stata una bellissima giornata di sport che, come tutte le giornate di sport dovrebbero fare, è riuscita a coniugare la competizione e il piacere dello stare insieme con l’impegno sociale: quello di ricordare le ferite provocate da una storia che non bisogna dimenticare”.

Una storia che chi vive proprio in quel quartiere, conosce bene. Come Marino Micich, figlio di esuli della Dalmazia e direttore del Museo Archivio Storico di Fiume, che in quelle strade ha creato una comunità, insieme a tutti gli altri nostri connazionali che dalle terre di confine se ne erano andati. “In questa piazza (dei Giuliani e Dalmati, ndr), noi festeggiavamo San Vito – ci ha raccontato – Tutta la comunità, a giugno, si riuniva: grandi e piccoli insieme, e davamo inizio ai festeggiamenti. Rivedere qui tutta questa vitalità oggi mi fa un grande piacere e mi dà tanta gioia”.

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Martina Bernardini

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