«Dieci anni dopo – dice – il bilancio è positivo: il fatto che ogni anno se ne parli nelle scuole e che quei capitoli ‘sbianchettatì da una storiografia di parte siano studiati in aula e siano entrati finalmente nei libri di storia, è una conquista di civiltà. Che prosegue in tante iniziative, e parla con i libri ma anche con il teatro come nel caso di ‘Magazzino 18’, lo spettacolo di Simone Cristicchi». «In questo tempo – racconta – siamo riusciti ad abbattere tanti muri di ipocrisie e di colpevole silenzio sulla tragedia delle foibe. Ci sono tanti italiani che ancora non sanno ciò che avvenne durante l’esodo giuliano-dalmata e le vicende del confine orientale negli anni 1943-1950, ma i giovani oggi conoscono la verità. È cresciuta la consapevolezza di quei fatti di sangue al confine orientale, c’è un altro racconto…».