Marò. Girone e Latorre: “Siamo innocenti. Soffriamo per l’accusa di terrorismo”

maro1Fa male l’accusa di terrorismo. Ai marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre è questa l’accusa che brucia di più e per questo, oggi da Nuova Delhi – dove c’è stato un incontro con i giornalisti – hanno ribadito con compostezza e con forza la loro innocenza.

“Ci dispiace per la perdita di due vite umane, ma non ci sentiamo assolutamente responsabili”: queste le parole del fuciliere di Marina Salvatore Girone, in merito alla morte di due pescatori indiani il 15 febbraio 2012. “E’ un dispiacere umano – ha detto ancora il marò -, ma siamo innocenti”.

Massimiliano Latorre ha, invece, ringraziato il presidente Giorgio Napolitano e l’Italia intera per il sostegno. “Un appoggio – ha spiegato – che c’è stato fin dall’inizio, ma che ora è incontenibile. Quando vogliamo sappiamo essere uniti”. Poi sull’accusa contro di loro e sulla possibile applicazione della legge anti-terrorismo la netta precisazione: “E’ un’accusa che ci fa molto male non solo come militari, ma anche come genitori e uomini. Come militare professionista italiano che combatte la pirateria, questo mi rammarica molto”.

Infine c’è stato l’intervento dell’inviato del governo Staffan de Mistura. “Lunedì è il giorno della verità, non del giudizio”: così si è espresso l’ambasciatore riferendosi alla prossima udienza della Corte Suprema che dovrà chiarire la posizione del governo in merito all’utilizzo di una legge anti terrorismo (Sua Act) nel caso dei marò.

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Vittorio Pozzo

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