Una sfida affascinante, questa del Millennium stadium in diretta sabato su D-Max, per la quale l’Italia di rugby si presenta innestata di giovani come non mai. Nessuna “rottamazione”, chiaro, solo una scelta di prospettiva, quella di puntare sui ventenni, in vista del Mondiale che si avvicina. Ma il 6 Nazioni, ovviamente, non rappresenta di certo una sfilza di test match: quindi la scelta della Federazione e del tecnico francese testimonia la volontà di utilizzare – proprio come accade nel rugby d’élite – quanto di meglio “l’Accademia” rugbistica italiana riesca a partorire.
La scommessa di Brunuel è far convivere allora la mischia di esperienza (una prima linea di assoluto livello internazionale, così come l’immancabile capitano Sergio Parisse e il rientro di Mauro Bergamasco e di Marco Bortolami) e l’innesto di ventenni dalle belle speranze nella linea dei tre quarti con l’obiettivo di vivacizzare il gioco, che poi è il “verbo” con il quale il tecnico francese ha stupito tutti nelle ultime due edizioni del 6 Nazioni collezionando alcune delle vittorie storiche dell’Italia nel 6 Nazioni.
Si riparte da Cardiff, insomma, con la scommessa delle scommesse: il ventunenne Tommaso Allan in apertura, mentre il ventiquattrenne Giorgio Gori sarà mediano di mischia. Una linea di mediani giovanissima alla quale l’Italia ha affidato il compito di rendere fluido e imprevedibile allo stesso tempo il gioco di una Nazionale sempre più rispettata a livello internazionale.
Ecco tutta la rosa degli azzurri:
15 Luke Mclean, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Alberto Sgarbi, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori, 8 Sergio Parisse – capitano, 7 Mauro Bergamasco, 6 Alessandro Zanni, 5 Marco Bortolami, 4 Quintin Geldenhuys, 3 Martin Castrogiovanni, 2 Leonardo Ghiraldini, 1 Michele Rizzo. A disposizione: 16 Davide Giazzon, 17 Alberto De Marchi, 18 Lorenzo Cittadini, 19 Joshua Furno, 20 Francesco Minto, 21 Tobias Weitz Botes, 22 Luciano Orquera, 23 Tommaso Iannone.
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