Non mancano nemmeno numerosi riferimenti al temperamento antimoderno di Tolkien, che vedeva nei sacrifici compiuti dal mondo moderno a danno della bellezza e della natura un gesto disumanizzante, atto ad insediare la cupa Mordor nel pianeta che ci ospita. Così, nello studio viene messa a fuoco “la consueta vendetta di Tolkien contro la nostra Era delle Macchine” (p. 53), ma anche le sue invettive “contro il materialismo e lo scetticismo moderni” (Ibidem).
Nella onnicomprensiva operazione di Kocher – limitata certo dal fatto di essere stata composta prima dell’uscita del Silmarillion e della History of Middle-Earth, i cui deficit vengono indicati nella curatela e nell’apparato di note relativo – trovano spazio le caratterizzazioni delle genti libere, ognuna con le proprie ineliminabili peculiarità, funzionali all’armonia del tutto. Importante è l’accento posto dal critico su come la cooperazione di tutti gli elementi delcosmos tolkieniano possa farsi Katechon, agente che ritarda di volta in volta un male mai eliminabile del tutto. Affinché il Sauron di turno possa venire ricacciato nel nulla, ad ogni individuo è richiesto di sviluppare la propria natura, in un’ottica comunitaria, in senso ampio.
Per poi non parlare dell’interpretazione di Bene e Male non come forze contrapposte in modo manicheo ma compresenti in ogni essere creato – solo una visione di questa sorta, argomenta il nostro critico, è in grado di conciliare Provvidenza e libero arbitrio. L’interpretazione del male nell’opera tolkieniana è poi particolarmente acuta: al contrario del bene, che ha una esistenza propria, esso è una mera negazione incapace di porre dei valori e destinata così a capitolare, rivolgendosi contro se stessa – tragico destino incarnato neIl signore degli anelli dalla creatura Gollum. Da qui, l’idea di una Provvidenza non totalitaria, che non mutila cioè il libero arbitrio dell’uomo ma richiede la sua collaborazione per potersi espletare totalmente. Queste alcune delle riflessioni kocheriane, le quali, nell’ottica di una ricostruzione della ricezione della produzione tolkieniana, possono dirsi del massimo ausilio.
* Paul Harold Kocher, Il Maestro della Terra di Mezzo, introduzione di G. de Turris, traduzione di R. Valla, Bompiani, Milano 2012, pp. 334, € 12,00.
(Tratto da Antarès, n. 03/2012)