Questo argomento è stato, in periodi recenti, una delle principali fonti di problemi per il Movimento 5 Stelle e anche questa consultazione online, riservata agli iscritti, ha creato una spaccatura fra Grillo da una parte e i parlamentari, con una fetta di base, dall’altra. Molti sostengono che oltre ad essere un’improvvisazione venuta male (24 mila votanti su oltre 80 mila iscritti), ancora una volta il blog è stato utilizzato come uno strumento di pressione per forzare le decisioni dei 150 eletti fra Senato e Camera, una parte della quale sempre di più lamenta della presenza ingombrante del duo Grillo-Casaleggio. Il senatore Battista, ad esempio, è su tutte le furie e ha invitato “caldamente l’autore di questo ennesimo condizionamento esterno a rivedere insieme al gruppo parlamentare il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5S“. Ancora più duro il senatore Campanella che ha paragonato il blog a una pistola nelle mani di Casaleggio e invita a togliergliela il prima possibile.
Con questa decisione la base ha impresso una svolta decisa al percorso del movimento, che in passato, dopo le posizioni espresse sulla questione clandestinità e le accuse di populismo, era stato assimilato da molti analisti addirittura alle posizioni della destra e della Lega.
@cescofilip