Costituita con un capitale sociale iniziale pari a 500mila euro, la Solori, che sarà una società totalmente pubblica e che avrà come socio unico il Comune di Verona, si occuperà della gestione del servizio di liquidazione, dell’accertamento e della riscossione dei tributi, tra cui l’Imu, l’addizionale Irpef e la tassa sui rifiuti. Non solo. La Solori si occuperà anche della riscossione delle multe della Polizia Municipale. Il tutto, ad un aggio minimo previsto dalla legge, pari al 7,6%, nettamente inferiore all’aggio che applica Equitalia (dal 9 all’11,25% della somma dovuta con il tributo da corrispondere).
«Si chiamerà Solori, in maniera neutra, senza riferimenti a Verona, per dare modo anche ad altri Comuni di associarsi, usufruendone dei servizi». Così l’aveva presentata il sindaco Tosi lo scorso agosto, a margine di una riunione della Giunta. Un invito, quello di Tosi, accolto con favore da altri comuni. Alla Solori, infatti, ha aderito, tra gli altri, anche Cortina d’Ampezzo.