Effemeridi. L’abbé Yann-Vari Perrot icona dell’indipendentismo bretone

abbeIl 12 dicembre 1943, dopo aver celebrato la messa nella piccola cappella di Koatkeo, a Toull-ar-Groaz, frazione di Scrignac, in Bretagna, fu ucciso l’abbé Yann-Vari Perrot.
Era nato nel 1877 in una famiglia contadina e fino dall’adolescenza era stato un alfiere della libertà della Bretagna.
Ordinato sacerdote nel 1899, qualche anno dopo aveva fondato la Bleun Brug (dal nome di un fiore della brughiera), associazione cattolica indipendentista bretone.
Assieme agli scrittori Roparz Hemon (del quale abbiamo tracciato un ritratto in queste Effemeridi) e Meven Mordiernn, al poeta Lowiz Herrieu, al linguista François Vallée e al politico (del Parti National Breton) Raymond Delaporte, era stato tra i rinnovatori della lingua bretone. Era stato anche un autore di piéces di teatro.
Dall’inizio degli anni ’30 era stato inviato dalla Curia a fare il parroco a Scrignac, una sorta di “punizione” per il suo impegno militante nazionalista l’essere mandato a curare le anime in un luogo considerato una roccaforte comunista.
Nel 1939 aveva iniziato le pubblicazioni del giornale “Feiz ha Breiz” (Fede e Bretagna), redatto in betone e da lui diretto, diffuso in migliaia di copie nella regione.
Dopo la capitolazione della Francia nel 1940 era entrato a far parte dell’Amicale des Auteurs Bretons, un tentativo di dar vita ad una struttura di intellettuali bretoni (scrittori, autori teatrali, poeti, pittori, storici, linguisti, compositori) che attorno ad una Casa della Cultura Bretone tentarono di sfruttare il momento storico della Collaborazione con i tedeschi impegnati a favorire le correnti etniciste e la politica delle “piccole patrie” nelle zone da loro occupate.
Perrot e gli altri si impegnarono quindi nell’opera di diffusione della musica celtica, di un teatro bretone,….. e in particolare sul piano linguistico, all’inserimento di corsi di lingua bretone nelle scuole statali della Bretagna, sul modello di quanto realizzato con la lingua gaelica da Patrick Pearse in Irlanda.
Il 1943 in Bretagna fu caratterizzato da una serie di attentati e di omicidi: furono abbattuti giovani indipendentisti bretoni, dirigenti del PPF di Doriot, giornalisti come Yann Bricler di “Stur” e cugino di Olier Mordrel, leader del Parti National Breton.
Uno dei più odiosi fu proprio quello dell’abbé Perrot.
Quasi come se presagisse la sua fine, ai fedeli che stavano assistendo alla messa nella piccola cappella di Koatkeo, durante il sermone aveva parlato di due dei suoi predecessori, assassinati durante la Rivoluzione francese dai giacobini.
Al’uscita dalla cappella fu assassinato a revolverate.
La conseguenza di questo delitto fu che una cinquantina di giovani e giovanissimi bretoni risposero all’appello di Célestin Lainé e andarono a costituire il primo nucleo della Bezen Perrot (la Banda Perrot), una formazione di bretoni, organizzati in milizia che, dopo quattro secoli, si sentirono il primo nucleo di una nuova armata nazionale celtica ma che di fatto, in quel momento storico, si dettero ad una caccia senza sosta al Maquis.

@barbadilloit

Amerino Griffini

Amerino Griffini su Barbadillo.it

Exit mobile version