No Muos. Il Movimento prende le distanze da chi ha contestato il corteo sovranista della Rete

rete nomuosLo hanno chiamato senza mezzi termini un «indegno spettacolo». Così il “Movimento No Muos” ha preso ufficialmente posizione contro i disordini provocati dai centri sociali palermitani sabato scorso. Un’uscita che è arrivata con un comunicato molto duro sul sito ufficiale: «Il Movimento No MUOS Sicilia prende le distanze dagli spiacevoli fatti di intolleranza avvenuti a Palermo durante la manifestazione del 30 novembre, indetta dal gruppo denominato Rete No MUOS». I fatti, come abbiamo raccontato abbondantemente, riguardano la tentata aggressione ai danni della manifestazione sovranista della Rete No Muos e gli incidenti che si sono susseguiti tra centri sociali e polizia.

Davanti a questo il “Movimento” – uno dei nuclei originari della società civile che ha dato il via alla protesta contro l’installazione – prende le distanze e traccia una chiara linea di demarcazione con quelli che vengono definiti «sedicenti attivisti No Muos»: «La nostra associazione si è sempre distinta per aver preso posizione contro ogni concezione ideologica, estremista o strumentale della questione MUOS. Operando sempre nel perimetro della legalità, abbiamo concentrato le nostre energie verso azioni concrete per la difesa della salute umana, dell’ambiente e della pace».

Interessante notare poi come il “Movimento” non intenda chiudere le porte a chi manifesta, anche sotto altra sigla, la propria opposizione all’installazione militare Usa senza utilizzare mezzi violenti: «La lotta contro il MUOS non può prescindere dal rispetto reciproco delle persone coinvolte e delle loro sensibilità politiche. Per questo abbiamo pervicacemente perseguito, pur tra difficoltà e delusioni, la via del dialogo e del confronto democratico con le Istituzioni, indipendentemente dalle appartenenze politiche e nel rispetto della dignità di ogni persona».

Arriva poi il passaggio dedicato proprio al tentativo dei centri sociali (che si riallacciano ai “Comitati No Muos”) rispetto ai quali il “Movimento” ha parole nette: «Non possiamo, quindi, non condannare le azioni di chi, violando l’art. 21 della Costituzione, ha ostacolato lo svolgimento della manifestazione palermitana. Il Movimento No MUOS Sicilia si dissocia da tali azioni irresponsabili, discriminatorie e violente, che danneggiano fortemente il tutto il movimento No MUOS, favorendo di fatto i fautori dell’istallazione militare». In conclusione arriva anche una richiesta esplicita: «Invitiamo dunque anche i Comitati, cui fanno riferimento i sedicenti attivisti No MUOS, a prendere le distanze dai gesti di queste persone e a prendere le dovute misure per evitare che simili accadimenti possano ripetersi nel nome della comune battaglia».

Soddisfatti della presa di posizione gli organizzatori della Rete No Muos nata proprio per rivendicare la natura trasversale e popolare della campagna di opinione: «Il “Movimento No Muos” ha condannato, con un comunicato ufficiale, i gravi atti di violenza da parte dei centri sociali sabato a Palermo contro la nostra manifestazione. Finalmente il movimento isola i violenti. Un passo importante per unire la lotta contro il Muos. La Rete No Muos è pronta al dialogo con tutte quelle realtà che vogliono condurre una lotta non violenta e apartitica, che non escluda alcun cittadino per motivi ideologici».

«Noi abbiamo dimostrato – sottolinea il portavoce della Rete – che si può scendere in piazza senza le bandiere di partito, accantonando le idee personali in nome di un bene maggiore che è la Sovranità e la lotta al Muos. Non abbiamo paraocchi, ne vogliamo castranti divisioni: chiediamo solo che questa lotta sia interpretata libera da condizionamenti di partito o interessi di parte».

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Geza Kertesz

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