Destre. Il comitato centrale della Fiamma boccia la nuova An. Segretario in minoranza

fiammaLa strada per la riunificazione delle destre incontra una nuova battuta d’arresto. Il comitato centrale della Fiamma Tricolore ha bocciato la proposta del segretario nazionale, Luca Romagnoli di aderire alla neonata federazione del Movimento per Alleanza Nazionale. La votazione è finita con dieci contrari e sette favorevoli.

Il segretario Luca Romagnoli però non demorde e spiega così l’inatteso stop nella marcia verso la rifondazione di An: “La cosa non mi ha sorpreso, poiché il rischio che una certa enfasi su “riedizioni o  riesumazioni” (sulle quali peraltro avevo cercato di raccomandare, per quanto possibile, prudenza ai proponenti), potesse produrre effetti negativi, era, come dire, dietro la porta. Capitano tante cose in politica.  Ci sta.  Capita che i tempi della politica e soprattutto della propaganda, spesso non possano andare di pari passo con la consultazione degli organi di Partito (…).  Ritengo di avere un mandato congressuale a fare alleanze e non intendo indietreggiare. Intraprendano le azioni che credono.  Ritengo di continuare a perseguire il tentativo di inscrivere il MSFT, finché lo rappresento, in un sistema di alleanze che gli consenta di partecipare ai futuri appuntamenti elettorali di livello e interesse degno di un Partito che voglia essere nazionale. Ritengo di dover perseguire il tentativo di riunificare la destra italiana, tentando di orientarla il più possibile al sociale nel solco delle nostre radici. Ritengo che la Destra Sociale, che simbolicamente ha affiancato nelle elezioni europee del 2009, e alle recenti nel Lazio e a Roma e in altre occasioni la Fiamma del MSFT, debba tentare con rinnovate energie e nuove sinergie, andando oltre recinti e steccati, di proporre e propagandare soluzioni. Senza rinunciare a niente della sua identità e progettualità. Ri-organizziamoci, dunque, diamo spazio a chi voglia procedere su questa via, andando oltre schematismi e paletti mitologici incapacitanti, sinceramente sentiti o ipocritamente sventolati che siano. Noi, di volere andare oltre l’abbiamo più volte dimostrato”.

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Julio Cesar Uribe

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