Il caso. Anche i Simpson bacchettano il parlamento italiano: “Corrotto”

kent«This school is more corrupt than the Italian parliament» («Questa scuola è più corrotta del Parlamento italiano»). Non è una chiacchiera da bar ma la riflessione del più celebre giornalista dei cartoon: Kent Brockman in diretta  al telegiornale di Springfield mentre si riferisce così parlando dell’istituto dell’immancabile preside Skinner.

Già, anche i Simpson scoprono che la corruzione in Italia è ormai un “prodotto da esportazione”. Tutto questo è avvenuto nel 534esimo episodio della serie inventata da Matt Groening, il quarto della 25esima stagione, dal titolo Yolo“.

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Una battuta, questa  che non si sa se arriverà mai nella versione italiana della serie televisiva ma che in ogni caso farà discutere dato che – è risaputo – i riferimenti dei Simpson sono sempre connessi con la cultura americana: ciò significa che, negli States, la corruzione italiana è famosa ormai quanto i cliché della mafia e della pizza. Non a caso i due personaggi “italiani” della serie sono proprio il boss Tony Ciccione e il pizzaiolo Luigi Risotto.

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