Messina. Il giornalista contro Accorinti: “Ha offeso lo Stato e le Forze Armate”

accorintanteContinua a far discuter il “gesto pacifista” del sindaco di Messina, Renato Accorinti, che il 4 novembre si è fatto immortalare con la bandiera della pace davanti al picchetto d’onore delle forze armate. Un’iniziativa che ha diviso totalmente il Paese, tra un’ampia maggioranza che lo ha condannato e una corrente che ha visto in quel gesto un appello contro l’uso delle armi. Ma c’è un caso nel caso. Su Youtube sta letteralmente spopolando un video amatoriale di neanche un minuto che ritrae un uomo che inveisce ripetutamente contro il primo cittadino peloritano imputandogli il mancato rispetto della ricorrenza del 4 novembre. A contestare il sindaco è il giornalista Gianfranco Pensavalli che a Barbadillo ha spiegato così il suo gesto: «Mi pento solo di una cosa, di non aver strappato via dalle mani di Accorinti, a nome di tutto il piazzale, quella bandiera che è stata esposta e che ha sventolato. Se non l’ho fatto è solo per rispetto della manifestazione e dei presenti». Ma che cosa ha voluto dimostrare il sindaco? Secondo Pensavalli con questo gesto «ha voluto accreditarsi come colui il quale può gestire come crede le istituzioni. Nel caso specifico ha voluto dimostrare che lui, sfruttando la platea concessagli con tanto di fascia tricolore, può».

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Davanti a questo «ho reagito. Non so se qualcuno ha notato le lacrime trattenute però poi, privatamente, versate. Io sono e mi sento profondamente italiano e come tale mi sono sentito offeso». 

A giudizio di Pensavalli il comportamento del sindaco di Messina configurerebbe «il vilipendio verso il Capo dello Stato e verso le Forze Armate: infatti il Comandante Ugo Zottin, la più alta carica militare di Sicilia e Calabria, offeso dallo spettacolo ha lasciato la manifestazione».

@barbadilloit

Antonio Macauda

Antonio Macauda su Barbadillo.it

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