Così, alla sala piena del cinema Adriano di Roma dove ha tenuto la convention “Prima l’Italia”, l’ex sindaco di Roma ha spiegato l’adesione al cantiere lanciato da Giorgia Meloni: «Noi oggi lanciamo questo movimento che è tutto incentrato sulla sovranità nazionale che aderisce a Officina per l’Italia, il forum organizzato da Fratelli d’Italia. Attorno a questa realtà deve nascere un nuovo partito del centrodestra che dia una casa a tutti quelli che vengono da An e che vogliono trovare un riferimento». Rispetto al centrodestra targato Pdl «il nostro obiettivo – ha continuato Alemanno – è arrivare a gennaio con un congresso fatto sulla base delle primarie. Sarà un congresso aperto a tutti quelli che vengono da destra e che non si riconoscono in Forza Italia ».
Se attorno ad Officina per l’Italia continuano a sorgere iniziative convergenti che si danno tutte appuntamento all’incontro del 9 novembre, sempre a destra c’è chi, come Francesco Storace, continua a manifestare una certa insofferenza (non a caso ha organizzato la “rifondazione di Alleanza Nazionale per la stessa data del 9 novembre): «A me fa sorridere chi dice che dobbiamo stare uniti. Io ci sto provando da mesi, a partire da Fratelli d’Italia, che con me non ne vuol sapere di dialogare e vai a capire perché». Storace, polemizzando con gli animatori di “Officina” per la sua esclusione, lancia una provocazione: «Io vorrei iscrivermi a un partito di destra, perché il centrodestra non è un partito ma solo una coalizione. E se devo scegliere il centrodestra perché un partito unitario di destra sembra impossibile, scelgo quello più grande (il Pdl, ndr) e non quello che dà vita a una minestrina senza prospettive».
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