Il caso familiare è stato svelato dall’avvocato dei due ragazzini, Octavio Felinto Neto, 15 anni e Gabriel Arantes do Nascimento, 13enne: «Li ha incontrati una sola volta, nel 2011. Non ha mai prestato loro alcun tipo di assistenza né finanziaria né morale». I due chiedono al nonno il pagamento di una pensione pari a 13.500 reais, suppergiù 5mila euro al mese.
La notizia, apparsa su un giornale di San Paolo, ha subito fatto il giro del pianeta. Ma come, proprio lui, Pelé, il simbolo del calcio buono antitetico a quello cattivo rappresentato da Maradona, si trova in una situazione molto simile a quelle in cui, con cadenza fin troppo fitta, si è ritrovato a fare i conti El Diez?
E poi, proprio alla vigilia del mondiale brasiliano e delle olimpiadi a Rio de Janeiro, con l’ex Perla Nera già pronta a pontificare sui valori dello sport, della solidarietà, e via discorrendo? Se i ragazzini avranno diritto ai soldi, ora, lo deciderà il tribunale. Ma la ‘botta’ all’immagine, Pelé, l’ha accusata tutta…