Quanto al suo distacco dal partito dal Pdl, Alemanno ha motivato così i suoi motivi di dissenso con Silvio Berlusconi: «Io sostenevo la necessità di fare le primarie, e anche lui avrebbe dovuto candidarsi. Sarebbe stato un plebiscito? Forse, ma ci avrebbe permesso di trovare quello 0,35% che ci e’ mancato per scavalcare il centrosinistra». In secondo luogo «sono uscito dal Pdl anche perché ero stanco di un partito che non faceva i congressi». Proprio questo è l’augurio che ha lanciato ai i suoi “ex”: «Per la nuova Forza Italia ci sarà un futuro solo se diventerà un partito normale, che come tutti i partiti normali fa i congressi». Per ciò che riguarda, infine, i temi con i quali Alemanno intende proporsi all’Officina l’appuntamento è il 13 ottobre a Roma con la convention “Prima l’Italia”.
@barbadilloit