Si tratta della prima sfida tra i due allenatori portoghesi dopo la rottura del sodalizio sportivo che era cominciato tanti anni fa tra i due, dai tempi in cui Villas Boas faceva l’osservatore per il Porto continentale di José Mourinho. Per molto tempo tra i due ci fu un lungo e proficuo rapporto professionale e d’amicizia, proseguito anche durante la prima avventura al Chelsea di Mou. Poi il litigio sullo sfondo della Milano nerazzurra. Dopo tanta gavetta ad Andrè era venuta voglia di far da allenatore in seconda a Mou che però rifiutò nettamente la sua proposta. Così Villas Boas se ne tornò in Portogallo dove iniziò a mettersi in luce come allenatore fino ad arrivare in Inghilterra, proprio sulla panca dei Blues, come ‘surrogato’ di Mourinho. Non andò bene e Andrè, oggi, si trova alla guida del Tottenham, privato del suo fuoriclasse Gareth Bale, ceduto alla stratosferica cifra di quasi 100 milioni di euro al Real Madrid di Carletto Ancellotti. Con tanti saluti pure ad Al Qaeda, che, come fin troppo notò, proprio in occasione dell’affare intervenne per la prima volta in questioni calcistiche.
Lo stesso Andrè ha infine tenuto a precisare che non c’è astio e che con Mou ha parlato a lungo ad agosto, durante un incontro organizzato dalla Lega degli allenatori inglese. Beato chi ci crede…